L'Inseguitore

Poi d’un tratto guardo il soffitto e mi accorgo che non è quello della mia casata. Sono avvolta nel buio più tetro e profondo, solo alberi giganteschi e sono avvolta da una pioggia lenta e inesorabile..


*Sono qui come ogni sera nella sala comune della mia casata. Parlo con le mie amiche di ragazzi, di vestiti in preparazione della grande festa di Halloween; sembra tutto normale, già…. Nella normalità a volte si nasconde l’orrore di quello che di lì a poco mi succederà. Saluto le compagne e salgo nella mia camera.*
Serena mi presti il dentifricio per favore? *Alzo lo sguardo e vedo Ginevra in pigiama e pantofole*
Certo prendilo pure *le rispondo. Nella stanza entra anche Aurora mi saluta con il sorriso di chi è innamorato e si tuffa sul letto blu con un grande sospiro. Ah l’amore è una cosa meravigliosa.
Poi d’un tratto guardo il soffitto e mi accorgo che non è quello della mia casata. Sono avvolta nel buio più tetro e profondo, solo alberi giganteschi e sono avvolta da una pioggia lenta e inesorabile; sento i battiti del mio cuore sempre più veloci e mi accorgo di essere inseguita da qualcuno o da qualcosa. Inizio a correre sempre più veloce mentre sento provenire da dietro di me suoni di rami spezzati e di arbusti calpestati. Mi sta raggiungendo, lo sento, mi giro un attimo a guardarlo,ma presa dalla paura scivolo e mi ritrovo faccia a terra mentre quella cosa che mi insegue mi raggiunge. Un attimo di angoscia e paura profonda, poi capisco, prendo la bacchetta. Il mio inseguitore sente per istinto l’odore della mia paura, il suo pesante ansimare lo riesco a percepire da dietro quel cespuglio di rovi a pochi passi dalla mia gamba ferita e sanguinolenta. Non riesco a muovermi sono come pietrificata mentre esce allo scoperto, mi guarda, esamina con gli occhi la mia ferita e sogghigna quando vede il mio sangue scorrere. Le mie mani cominciano a tremare, mentre afferrò la bacchetta più saldamente*
Stupeficium * scintille rosse escono dalla mia bacchetta mentre lui è schiantato su un albero. Non sento alcun rumore, non si muove *
Lumos * mi sembra il momento giusto, voglio vedere in faccia il mio avversario che giace quasi senza vita accasciato per terra, mi avvicino sempre di più.
Alla fine eccolo lì il mio inseguitore un corpo grosso e sgraziato , ma la cosa più importante è che sia inanimato. Esamino meglio la sua faccia avvicinandomi sempre di più, mi rendo conto che sto abbassando la guardia, ma non faccio in tempo a fermare la sua grossa mano che mi cinge il collo a volermi strangolare. Tento con tutte le mie forze di divincolarmi, poi vinta dalla morsa spietata della sua mano e dalla sua voglia di sangue, perdo i sensi. Sono sua.*
Serena tutto a posto? Ci sembravi in trace * la voce di Aurora ha un effetto balsamico. Non era un sogno io c’ero, lo vissuto in prima persona è questo che dico alle ragazze, mentre Aurora corre via a cercare Madama Chips, rimango da sola con Ginevra che mi asciuga il sudore della mia fronte. Mi stende sul letto. Non capisco un attimo prima ero in una foresta e adesso sono distesa sul mio letto.*
Ginny attenta mi fa male la gamba, non vedi che sono ferita* dico a Ginevra mostrandole il ginocchio, ma con mia sorpresa il jeans è integro.*
Stai tranquilla è tutto a posto è solo un sogno* dice Aurora rientrata in camera seguita da Madama Chips che aggiunge*
Serena che cosa hai al collo? sei tutta livida! E’ come se qualcuno ti avesse stretto forte.
*A questo punto non so nemmeno io cosa risponderle*