1 settembre - incredibile somiglianza

13,10 - vagone 13 - corridoio


Cosa diavolo è successo quest’anno? Non ho mai visto tanti ragazzi sul questo treno* pensai un po’ indispettita, avevo già percorso tutto il treno, senza trovare un posto degno.

Poco prima avevo provato a sistemarmi in una carrozza del vagone 13, quando dopo alcuni istanti un ragazzo Tassorosso del IV anno, affacciandosi con aria supplichevole, mi chiese (fin troppo gentilmente ) di poter rimanere accanto ad un’amica che non vedeva da tutta l’estate. E io come al mio solito invece di riflettere sul fatto che probabilmente non avrei trovato un altro buon posto, acconsentii senza fiatare, e mi avviai alla ricerca di un altro posto.

In lontananza, scorsi un ragazzo, che procedeva verso di me con gli occhi bassi e con passo sostenuto, pensai *ehm.. questo che fa? Il corridoio è stretto il baule è grosso* mi bloccai un secondo e cercai di aguzzare la vista, ebbi la sensazione di conoscere quella figura, quella sagoma, cercai di ricordare di capire chi fosse e perché mi risultasse così famigliare. Gli istanti che mi erano occorsi per formulare quei pensieri, erano stati sufficienti per provocare ciò che avevo temuto. Non feci in tempo a fermarlo; emisi un suono simile a “Fermati!” ma non servì a molto e lui mi cadde rovinosamente addosso, io a mia volta inciampai sul baule dietro di me e mi trovai seduta sulla gabbia di Ari, con il ragazzo in braccio.

Non riuscii trattenere le risate mi sentivo un’idiota avrei potuto fermarlo se solo non fossi stata impegnata con i miei pensieri a rimuginare su chi lui mi ricordasse.

Lo guardai dritto negli occhi, quell’istante mi fu sufficiente per capire chi mi ricordasse. *Ma certo Andrea pensai* Andrea VII anno Serpeverde, un caro carissimo amico che avevo conosciuto lo scorso anno. Incredibile, avevano gli stessi occhi e persino lo stesso colore di capelli, i lineamenti erano identici lui però era più giovane si vedeva chiaramente.

"Scusa", Mormorai ancora divertita, "mi pare che tu abbia un sacco di cose per la testa o sbaglio? Ti sei fatto male?" Il ragazzo sembrava un pò seccato, ma anche un po’ imbarazzato. Ci alzammo e io mi presentai, allungai la mano verso di lui e gli dissi “Piacere io sono Soul Brighten ma tutti mi chiamano Bri (si pronuncia Brai) sono Corvonero e scusa se ti guardo così” Il ragazzo mi guardava con gli occhi sgranati sembrava non capire, io proseguii “Perdonami, ma ho visto in te una somiglianza strabiliante con un caro amico, tu mi ricordi Andrea un ragazzo che lo scorso anno frequentava il VII era un Serpeverde possibile che siate parenti?

Soul Brighten
VI° anno, Corvonero