2 settembre - Racconti di una dolorosa vita passata, ma presente ...

08,00 - Sala Grande


Mentre indugiavo sulla porta della sala grande vidi Will venirmi incontro. *Oh nooo … Se Will viene qui per prendermi in giro per quello che è successo ieri sera, giuro che lo accoppo … e il discorso del matamorfomagus? L’avranno detto!?? Li disintegro se hanno pralato!!!*. “Ehm … Oh ciao Will … No, non aspetto nessuno … eheheheh … stavo pensando che … ecco chee … oggi è proprio una splendida giornata … si si … eheheh … oggi sto molto meglio … divinamente direi …”. Si vedeva benissimo che stavo fingendo, l’espressione del volto mi tradiva. “Ecco mi chiedevo seeee … tu avessi detto a qualcuno del fatto che io sono ecco … sono un … hai capito vero? Ti pregherei di non farne parola con nessuno!!”. Will mi guardava intensamente, come se mi studiasse, non lo so ma ebbi la sensazione di essere una cavia sotto osservazione … Gli misi una mano sulla spalla:“Capisco che tu possa avere dei pregiudizi su di me .. d’altronde i metamorfomagus sono rari e si dice siano molto imprevedibili eehehhehe, imprevedibili, ehehheheheh … ehm ehm … in ogni modo … mi dispiace del brutto spettacolo che ho dato ieri sera … non so cosa sia successo, non l’ho ancora capito e dovrò scoprirlo … uhm … lo chiederò a Piton … troverò un modo …”. Mi salì in gola un nodo strozzato, che mi comprimeva la gola, quasi impedendomi di parlare … alla fine non seppi trattenere l’ondata di malumore: “Senti Will … io lo so che non sono simpatico alle persone e magari nemmeno a te .. non ci posso fare nulla .. le persone a pelle .. mi evitano come se fossi un appestato .. e faresti bene a farlo anche te .. sono un tipo strano e imprevedibile … io”, accennai un sorriso, “Vedi Will, fin da piccolo sono stato abituato alla solitudine, a sopportare i grandi dolori della vita, le profonde tristezze che ti portano a escluderti da mondo, le grandi mancanza che nemmeno un adulto riesce a comprendere .. mia madre è morta quando sono nato, mio padre non l’ho mai conosciuto .. sono vissuto con i miei nonni che mi impedivano anche di respirare .. e adesso con mio zio, che mi ha permesso di imparare l’arte samurai .. ehehhehe .. è per questo che porto sempre dietro la mia fidata spada. Non sono una persona su cui contare credimi .. Non ho nessuna certezza! Io sono un’incertezza! Sono il classico ragazzo che sembra che voglia spaccare il mondo, e che alla fine, malgrado questa spinta propulsiva, non riesce nemmeno ad avvicinarsi al trampolino di lancio .. eheheh .. non riesco a far nulla purtroppo! La vita mi combatte da quando sono nato … ma io cerco di resistere ... eheheh … alla fine la smetterà di tartassarmi no? Per merlino, ci saranno altre vittime da vessare!! Anche se non ci credo … lo spero tanto … E poi sono un serpeverde ricordi? Nessuno si fida di un serpeverde!! Nemmeno un brillante Corvonero … la tua perspicacia dovrebbe aiutarti … affidati a lei!!! E poi parliamoci chiaramente … non avresti nessun vantaggio nell’eventualità tu decidessi di diventare mio amico … ci sarebbero però tanti svantaggi … molti svantaggi … ehehhehehe …”. La voce mi tremava, sentivo che il nodo alla gola era cresciuto, gli occhi lucidi … *Oh noooo … non esiste piangere Kumigo!! Non esiste!! Ma che uomo sei!!!*. Mi voltai di scatto, senza guardare Will … “Mi puoi lasciare solo … devo … devo … scaricare un po’ di tensione ecco …”


Kumigo Ogawa
VI anno, Serpeverde