2 settembre - Riproviamoci

18,00 – Ufficio della McGrannit


“E’ questo è tutto signor Parker, ora può andare” queste furono le ultime parole della prof McGrannit. Dieci minuti di ramanzina e in più mi ero preso una punizione che valeva per cinquanta: avrei dovuto pulire i dormitori maschili al posto degli elfi domestici, per un mese intero.
*Io! Andrew Parker, pulire il dormitorio…dannazione!*
Se l’avesse saputo qualcuno a scuola, sarei stato lo zimbello di tutti. Avevo i nervi a fior di pelle. Pensai di prendere un po’ d’aria in giardino, magari mi sarei liberato da tutta quella rabbia.
Una volta lì, mi ricordai che Valenty voleva ancora vedermi vicino al lago. Mi chiesi per un attimo se tutte quelle disgrazie erano casuali o frutto dei dispetti di qualcuno.
*Naaaa…Valenty non si abbasserebbe mai a questo livello, e poi prima in corridoio, ha rischiato anche lei di essere sgridata…*
Mollai tutte quelle paranoie in giardino e mi avviai verso il lago. Non so cosa mi era preso: andava bene correre dietro le ragazze, ma fino a un certo punto. Di solito erano loro a rincorrermi. Mi aveva quasi stancato questo inseguimento, se non fosse stato per la mia voglia di sapere cosa voleva davvero Valenty, c’avevo già rinunciato da un pezzo.
Lei era ancora un volta lì, ad aspettarmi. Mi guardai attorno prima di avvicinarmi, volevo sincerarmi che nessuno ci avesse disturbato. Era tutto deserto.
“Eccoci di nuovo Valenty” le dissi “Dove eravamo rimasti…ah si…” le presi le mani “…eravamo qui vero?...o forse qui?” dissi sorridente avvicinandomi al suo viso.

Andrew Parker
IV anno, Grifondoro