Trame Oscure


In un altro luogo, quella stessa sera, altre persone stavano cenando nella tenuta di campagna della famiglia Malfoy nel Wiltshire. Nel salotto, il tavolo lungo e riccamente decorato era stato imbandito con ogni ben di Dio. Il nuovo lampadario di cristallo, cambiato dopo che il precedente aveva subito gravi danni causati da Dobby nel tentativo di liberare Harry e compagni, illuminava i commensali. A capotavola era seduto Lucius con alla sua destra Narcissa e alla sinistra Draco. Dava le spalle al fuoco del camino di marmo sormontato da uno specchio con una cornice dorata a volute che rifletteva i lampi provenienti dalla tempesta scatenatasi sull'intera regione. Non era un semplice specchio ma un Avversaspecchio che segnalava la presenza dei nemici o oppositori delle attività del suo padrone. La sagoma di Harry era sparita da quel giorno in cui fece perdere le sue tracce. Dall'altro lato a capotavola sedeva Glutton Greengrass direttore della banca centrale dei maghi e capo supremo della zecca magica. Era colui che disponeva e stampava tutta la moneta circolante nel mondo magico. Alla sua sinistra era seduta Lilith Darkmoon e alla sua destra Astoria sua figlia e, si dice, fidanzata di Draco. Presenziavano alla cena Cornelius Caramel, Yaxley, Goyle padre e figlio e Shaky Bulstrode padre di Millicent. Invitati speciali erano Ali Bashir venditore di tappeti volanti, Arraffo Svicolo intermediario siciliano per la vendita degli stivali magici e Bangshir Sing costruttore e depositario del segreto delle corde usate dai fachiri. La loro particolarità era quella di issarsi cosicché la persona potesse arrampicarsi per sparire alla vista dei nemici, o delle suocere come puntualizzava sempre Arraffo.

- Questa riunione, - esordì Glutton Greengrass – cortesemente indetta da Lucius, ha lo scopo di stilare un piano di azione per riportare al vecchio status le famiglie purosangue. Da troppo tempo i mezzosangue stanno occupando e invadendo le cariche più alte al ministero, e con l'ultima guerra molti di noi sono caduti o sono stati arrestati. Per questo motivo dobbiamo agire adesso prima che sia troppo tardi. Il signore oscuro credeva che la forza e il potere fosse sufficiente per arrivare al controllo della situazione, ma si sbagliava e la storia lo ha dimostrato. Ovviamente noi dobbiamo percorrere altre strade. -

Glutton era un ometto magro non molto alto, portava un paio di occhiali appoggiati su un naso adunco, capelli a spazzola bianchi, orecchie curiosamente orizzontali alla sommità e aveva una leggera gobba. Vestiva sempre di nero completo giacca pantalone, camicia bianca, con cravatta bordò.

- Parli bene Glutton – si intromise Shaky – ma in pratica come possiamo agire? -

- Controllo economico e dei manufatti magici. Una cosa semplice! - Rispose con un sorrisino – Per il controllo economico ci penso io. Vedete ora le monete sono d'oro e valgono in base al valore dell'oro, metallo da noi tutti, perfino dai babbani (bleah), avidamente agognato. Ora se l'oro improvvisamente scarseggiasse dovremmo stampare un altro tipo di moneta. La stamperebbe sempre la banca dei maghi ma chiederebbe le spese per la stampa così il ministero della magia dovrebbe pagare alla banca il prezzo della moneta più le spese sostenute. Per esempio una falce costerebbe al ministero uno falce più uno zellino. Il che lo renderebbe perennemente in debito con la banca dei maghi e in questo modo dovrà aumentare le tasse al popolo per poter far fronte alla cosa. -

- Chiaro ma alla lunga la faccenda ridurrà in povertà la maggior parte dei maghi. - disse Lucius

- Qui ti devo correggere: la maggior parte dei maghi mezzosangue e i loro amici visto che io avrò in mano il potere dei soldi. -

- E il controllo dei manufatti magici? - Chiese Yaxley

- Ci arrivo. Ognuno di noi dovrà appropriarsi del commercio o della fabbricazione dei manufatti. Olivander ha chiuso e gli altri fabbricanti di bacchette sarebbero ben contenti di cedere la loro attività se giustamente pagati. Lo stesso per i fabbricanti di manici di scopa, Nimbus ha chiuso e la Firebolt è in difficoltà ecc ecc. Fatto questo Lilith come vice ministro per l'interno farà approvare delle leggi che tutelino tali attività. In questo modo possiamo anche permettere la vendita dei tappeti, degli stivali e delle corde. -

- Giusto, ma vossignoria dimentica una cosa. - Interloquì Arraffo un ometto non molto alto robusto coi capelli corvini riccioluti e un paio di baffi enormi che coprivano le labbra. - L'oro sta ancora circolando e non è scarso nel vostro mondo, bisogna prima renderlo scarso. -

- Per questo motivo vi ho convocato, tu, Alì e Sing mi aiuterete in questa impresa. Siete i maggiori conoscitori della feccia di Nocturn Alley a causa dei vostri traffici illeciti. -

Si sentirono forti proteste all'unisono da parte dei tre commercianti. Glutton aspettò che il vociare scemasse e riprese a parlare.

- Sappiamo benissimo quali siano i vostri traffici, si da il caso che nel mio salotto ci sia un tuo tappeto, Ali. Ma non è di questo che voglio parlare. Quello di cui ho bisogno è la vostra conoscenza dei frequentatori di Nocturn Alley. Mi servono delle persone sveglie abbastanza per fare delle rapine su commissione. Non troppo sveglie però perché dovranno essere arrestate e incolpate ma il malloppo non dovrà essere ritrovato. Dovranno rapinare per tre mesi di fila le paghe di coloro che lavorano al ministero e a Hogwarts. In questo modo l'opinione pubblica chiederà provvedimenti e la banca dei maghi stamperà delle carte-moneta personalizzate, dietro piccolo compenso. Le carte verranno utilizzate al posto del denaro. Queste rapine indurranno un senso di insicurezza e così il vice ministro per l'interno potrà far approvare leggi restrittive sull'uso dei manufatti magici, permettendone la vendita solo a quelli provvisti di certificazione ministeriale. -

- Ho capito! - Rispose Arraffo. - Ho già in mente una persona che potrebbe fare al caso nostro. -

- Molto bene e tu Shaky come capo della polizia magica, ti assicurerai che le cose vadano per il verso giusto. Voglio dire abbastanza tragiche da impressionare l'opinione pubblica. -

- Chiarissimo! - Rispose Shaky.

- Bene non è rimasto molto tempo dalla consegna dei soldi all'ufficio paghe. Bisogna agire in fretta. -

All'alba del mattino seguente Arraffo e Alì si recarono a Nocturn Alley, volevano incontrare una ragazza chiamata l'Amazzone. Di lei si diceva che era molto abile nel combattere sia nel corpo a corpo che nelle arti magiche, ma che era oltremodo brava ad addestrare i piccoli borseggiatori a derubare le persone senza che i derubati se ne accorgessero. Si diceva anche che fosse in grado di far sparire le cose proprio sotto il naso dei proprietari. Qualcuno diceva anche che fosse impareggiabile nell'addestrare ogni tipo di creatura.

Stavano percorrendo uno dei vicoli più oscuri quando Alì sentì un gran vociare, in un antro c'era qualcuno che gridava:

- Al ladro, al ladro, mi hanno derubato! -

Ovviamente nessuno faceva caso alla richiesta di aiuto da parte del "signore", una persona grande e grossa con un aspetto da troll. Arraffo notò subito un ragazzino magro sporco con i capelli biondi molto unti che si allontanava dal vicolo con passo veloce ma senza correre. Si mosse velocemente e gli sbarrò la strada costringendolo in un vicolo senza uscita. Lo mise con le spalle al muro e lo guardò intensamente negli occhi.

- La prego signore non mi faccia del male! - Implorò piagnucolante il ragazzino.

Arraffo continuò a fissarlo senza dire niente.

- Le consegno tutti i soldi che ho preso a quel tipo, ma per favore non mi faccia del male. - Stava piangendo sempre più impaurito.

Continuò a fissarlo per un minuto senza muoversi e senza dire niente ma impedendo al ragazzo qualsiasi via di scampo. Poi con una voce indifferente disse:

- Voglio parlare con l'Amazzone. -

- Non ... conosco nessuno ... con quel nome. - Rispose sempre più impaurito.

- Suvvia ragazzo, io sono paziente ma il mio amico no. - rispose con tono sarcastico, indicando Alì che stava di guardia all'entrata del vicolo.

Si girò di scatto a guardarlo, Alì sorrise gelidamente e mostro il suo pugnale a mezzaluna rivoltando il bavero del mantello.

- Se parlo sono un uomo morto. - Rispose tremando il ragazzo.

- Non fa alcuna differenza ragazzo, se non mi porti da lei sicuramente lo sarai. Vero Alì? -

Alì mostro il suo peggior ghigno e estrasse il coltello.

Morto dalla paura il ragazzino cedette.

- Va bene vi condurrò da lei se avrò salva la vita. -

- Vedremo. - disse Arraffo. - Fai strada, e niente scherzi. -

Arraffo gli si mise al fianco mentre Alì gli si mise dietro pungolandolo con il coltello. Ritornarono a Nocturn Alley e ne percorsero alcuni metri quando si trovarono di fronte all'uomo che era stato appena derubato. Il tipo grande e grosso riconobbe il ragazzino e tentò di afferrarlo ma Alì fu più svelto, mollò al tipo un tremendo calcio negli stinchi il che lo fece piegare in due mentre Arraffo finì il lavoro stordendo con un colpo di tacco dei suoi stivali sulla nuca del malcapitato. Nel frattempo il ragazzino ne approfittò per scappare correndo a perdifiato lungo il vicolo. Alì si tolse il mantello lo stese per terra e poi disse ad Arraffo:

- Presto sali o lo perdiamo. -

Si sedettero sul mantello e questo prese immediatamente il volo. Si portarono all'altezza delle teste delle persone che camminavano nel vicolo e incominciarono l'inseguimento. Il ragazzino se ne accorse e cercò di correre più velocemente ma invano. Lo avevano quasi raggiunto ma un provvidenziale carretto trainato da un ambulante venne in suo soccorso. Si lanciò sotto il carretto e si appese all'asse delle ruote.

- Lo abbiamo perso. - disse Arraffo.

- Non ne sarei così sicuro. - rispose Alì. Spostando il mantello a lato del carretto indicando qualcosa sotto di esso.

- Ok lo vedo. -

Scesero dal mantello Alì andò verso l'ambulante chiedendogli di voler comprare qualcosa dal suo carretto. Mentre Arraffo andò verso il posteriore del carretto si guardò intorno, in quel momento il vicolo era deserto, si chinò, afferrò entrambi i piedi del ragazzo e diede un forte strattone. Il ragazzo mollò la presa e cadde sulla faccia. Arraffo lo mise in piedi gli diede un ceffone e sibilò:

- Un altro scherzetto e mi implorerai di ucciderti. Ora andiamo. -

Alì disse all'ambulante che non c'era niente che gli piacesse e lo lasciò per avvicinarsi ai due. Questa volta non ci furono più sorprese il ragazzino condusse i due lungo il vicolo fino a un portone nascosto da due grosse colonne. Bussò colpendo il portone tre volte poi una pausa poi una volta poi una pausa poi altre tre volte. Il portone si aprì scricchiolando rivelando una stanza buia e sporca apparentemente vuota. Alì entrò tenendo sotto la minaccia del coltello il ragazzino ed arrivò senza problemi al centro della stanza. Arraffo li seguì, la stanza pareva deserta, ma fatti tre passi sentì qualcosa che gli cadde addosso, rotolò per terra e qualcosa lo colpì violentemente in testa mettendolo KO.

- Ferma o faccio fuori il ragazzino! - ordinò Alì alla ragazza.

Era una ragazza alta ben fatta dai capelli biondi raccolti in una lunga treccia, vestiva con una specie di tuta, ed aveva uno sguardo estremamente selvaggio.

- Ok fallo fuori! Non mi importa. - Rispose la ragazza senza lasciare trasparire nessuna emozione. Alì esitò per un attimo ma riprese il controllo. Sempre puntando il coltello alla gola del ragazzo disse:

- Va bene ma prima senti cosa abbiamo da proporti e poi decidi. -

La ragazza lo guardò negli occhi senza alcuna espressione, fece due passi avanti arrivando fino alla distanza di un braccio. Non distolse mai lo sguardo dagli occhi di Alì, si fermò ed attese. Non successe niente stettero a fronteggiarsi con lo sguardo. Poi con una mossa più veloce del fulmine la ragazza afferrò il polso della mano che stava stringendo il coltello, lo staccò dal collo del ragazzo, roteando si portò alla schiena di Alì spezzandogli il polso. L'uomo urlò di dolore e lasciò cadere il coltello, ben presto fu immobilizzato e legato ad una sedia, il tutto in meno di trenta secondi.

- Non gradisco che si minacci un mio amico in casa mia. - disse sempre senza alcuna emozione. - Ora dimmi qual'è la tua proposta e prega che sia interessante altrimenti non credo che uscirete vivi da questa casa. -

- Si tratta di un mucchio di soldi. - Disse un sofferente Alì.

- Continua. -

Un misterioso signore mi ha commissionato delle rapine, per l'esattezza tre, una ogni mese. Mi fornirà tutti i particolari di come il denaro verrà movimentato, e come sia più facile rapinarlo. Per questo mi occorre la tua abilità e la tua organizzazione. I soldi sono tanti sono le paghe delle maestranze del ministero della magia e di Hogwarts. -

- Qual'è la mia percentuale? - Chiese sempre in modo indifferente.

- Il cinque per cento. -

- Almeno il doppio o non se ne fa niente. -

- Penso si possa fare, la cosa è per dopo domani. Ti fornirò la mappa degli spostamenti e le precauzioni prese per il trasporto entro domattina. -

- Accetto ma se tentate di fregarmi siete due uomini morti. Ora riprenditi quell'ammasso di carne che dorme sul pavimento e sparite da casa mia. -

Alì raccolse Arraffo, ancora stordito, e lo trascinò fuori dalla casa usando la mano sinistra, l'unica ancora funzionante.

Il giorno seguente sulla Gazzetta del Profeta

Clamorosa rapina

Una clamorosa rapina, senza precedenti, è stata effettuata all'alba di stamattina. La carrozza blindata che stava trasportando le paghe delle maestranze del ministero è stata svaligiata da malviventi a tutt'ora ancora ignoti. Le due guardie giurate sono state ferocemente uccise dai rapinatori.

Secondo testimoni attendibili nessuno dei rapinatori aveva la bacchetta, il che cozza violentemente con il fatto che le guardie siano state uccise con la maledizione che non perdona.

Si sospetta che il furto possa essere stato architettato da "King Kid" noto rapinatore la cui carriera è costellata da innumerevoli colpi. Non si è provveduto all'arresto dal momento che King Kid risulta detenuto nel carcere di massima sicurezza Azkaban.

Tuttavia secondo alcuni testimoni attendibili i rapinatori erano piccoli di statura forse dei nani.

Il vice ministro per l'interno, la signora Darkmoon, ha rassicurato la popolazione dicendo che non lascerà nulla di intentato per assicurare i criminali alla giustizia e per recuperare l'oro rapinato.

Il capo della polizia magica Shaky ha dispiegato le sue forze che stanno rastrellando casa per casa i bassifondi di Nocturn Alley dove si sospetta sia localizzata la base dei rapinatori.

La cittadinanza sconvolta da questa ondata di violenza ha espresso la sua preoccupazione al ministro della magia.

La carrozza di rappresentanza della delegazione della magia indiana, coperta da immunità diplomatica, guidata da Bangshir Sing parcheggiò nei pressi di Nocturn Alley. Scesero Alì e Arraffo e si recarono nel posto stabilito, dove la ragazza avrebbe dovuto consegnare l'oro. Entrarono in un vecchio e buio negozio abbandonato, ormai diventato la dimora di alcune famiglie di pipistrelli. Nel locale il fetore era tremendo, occhi inquietanti squadravano i due uomini appena entrati ma della ragazza non c'era traccia. Camminarono verso il centro del locale pestando una quantità industriale di cacche di pipistrello e improvvisamente una rete cadde su di loro. La ragazza apparve davanti ai due imprigionati nella rete.

- Cosa diavolo avete combinato! - disse senza far trasparire alcuna emozione la ragazza dalla lunga treccia bionda. - Io e i miei ragazzi non uccidiamo nessuno se non strettamente necessario. -

- Non so esattamente cosa sia successo. - Rispose Alì alzando la rete con il braccio dal polso ingessato.

- Quello che ci è stato detto, - interloquì Arraffo – è che le guardie giurate, quando si sono riprese, avevano puntato le bacchette contro i poliziotti e questi hanno agito per legittima difesa. -

- Non raccontarmi altre balle ricciolino, o stavolta non te la cavi con un semplice bernoccolo. Prendetevi il vostro oro ed andatevene immediatamente. Ho già provveduto a trattenere la mia quota. - Disse la ragazza indicando un mucchio di sacchi in un angolo con il tono che non ammette repliche e non ve ne furono.

- Va bene ce ne andiamo. - mentre venivano liberati dalla rete. - Ci vediamo il mese prossimo. -

Raccolsero i sacchi, li caricarono sulla carrozza di rappresentanza e se ne andarono destinazione casa Malfoy.