3 settembre - La prima luna di settembre

21,05 - Sala Grande
PG:Justine O_Connell


Io e Just eravamo riusciti a trovare un angolino in fondo al tavolo dei Grifondoro, per stare seduti solo io e lei, come se gli altri non esistessero. Anche se all'inizio molti sguardi erano puntati su di noi, dopo un pò ci dimenticammo di loro, e loro di noi.
La cena era finita purtroppo, era troppo bello star lì, alla luce soffusa della sala grande, dove non si poteva parlare, per via delle migliaia di voci che ci sovrastavano, e dove potevo solo osservare Just negli occhi. Le sorridevo quando notavo che arrossiva leggermente.
Non riuscivo a starle troppo tempo 'lontano', anche se lontano poteva essere difronte...andai a sedermi accanto a lei.
"E' stata bellissima questa cena...sarebbe bello poter cenare così ogni sera, non credi?" misi un braccio attorno alla sua spalla. "Il tuo stomaco ora sta meglio no?.." le sorrisi.
Improvvisamente ebbi un lampo di genio: per concludere quella bellissima giornata, ci voleva qualcosa di ancora più romantico. Mi alzai in piedi e afferrai la mano di Justine.
"Vieni con me..." la trascinai via dalla sala grande, attraversammo il portone e arrivammo fuori, in giardino. Aveva smesso di piovere, era rimasta solo il dolce profumo di terra bagnata dalla pioggia, si poteva già percepire l'erba attraversata dalla rugiada.
Continuai a tenere Just per la mano e a guidarla. Arrivammo in riva al lago. Le misi le mani sugli occhi per prepararla alla sorpresa che avevo in mente...per fortuna me ne ero ricordato.
"Ok Just...ora fai attenzione..." dissi sussurrando al suo orecchio "...quando toglierò le mani dagli occhi, guarda dritto difronte a te ok?" annuì "Perfetto...allora...tre...due...uno..." tolsi le mani dal suo viso.
Ogni sera, in quella sera dell'anno, le sirene del lago festeggiavano l'apparizione della prima luna di settembre...era uno spettacolo unico da vedere. Il lago si illuminava, nel centro, di una luce tra l'azzurro e l'indaco, e dalla Luna scendeva un fascio di luce che sembrava illuminare solo quel punto preciso del lago, come se ricambiasse e ringraziasse per i festeggiamenti in suo onore.
Ogni anno non mi perdevo quello spettacolo di luci che la natura offriva, vi andavo da solo, come se non volessi far sapere a nessuno di quella meraviglia, era troppo splendida...
Ma quella sera, condividerla con Justine, mi sembrò il minimo...

Andrew Parker,
IV anno, Grifondoro