Due Scaltri Uomini D'Affari


Era il fine settimana e la casa di Grimmauld Place ospitava tutti i suoi abitanti. Anche Mundungus Fletcher era atteso a momenti. Harry, Alicia e Enceladus erano seduti ad un angolo del tavolo e si stavano occupando di alcune complicazioni finanziarie.

- Riassumiamo. - Disse Alicia - L'OPA (offerta pubblica di acquisto) consiste in pratica nell'obbligo, da parte di chi abbia acquisito o acquistato pagandola in contanti una partecipazione societaria superiore al 40% del capitale sociale ordinario di una società per azioni quotata in borsa, di lanciare una offerta di acquisto sulla totalità delle azioni residue. -

- Avendo il 40% possiamo acquistare tutta l'azienda. - Confermò Ency.

- L'unico problema esiste se del rimanente il 41% o più sia in possesso di un solo proprietario. - Spiegò Alicia.

- In che senso. - Chiese Harry.

- Possedendo la quota di maggioranza può ancora decidere se rifiutare l'acquisto o meno. -

- Dobbiamo verificare le situazioni azionarie delle varie ditte. - Disse Ency.

- Possiamo chiedere a un Goblin di farlo. Sembrerebbe una normale attività bancaria della Gringott. - Disse Alicia

In quel momento sentirono bussare, Luna andò ad aprire e introdusse Mundungus. Portava due ventiquattrore che appoggiò sul tavolo. Le aprì e i crediti contenuti volavano da tutte le parti.

- Gli affari ti stando andando bene vero Dung? - Chiese Ron

- Certo fin'ora ma stanno insorgendo della difficoltà. -

- Difficoltà? - Chiese Harry dall'altro lato del tavolo

- La BCM deve aver sentito puzza di bruciato ed ha sguinzagliato quegli imbecilli dei Servizi Segreti per scoprire cosa bolle in pentola. Finora non mi hanno scoperto ma non si sa mai. Dovrò essere ancora più prudente. -

- Adesso dobbiamo accelerare le nostre azioni. - Disse Harry – Prima però dobbiamo sapere l'esatto ammontare del 40% dei depositi in Liechtenstein, e l'esatta percentuale di azioni posseduta dai proprietari delle fabbriche di manufatti magici. -

- Del primo mi occupo io. - Disse Ency – In tua vece ho aumentato lo stipendio del revisore dei conti della banca così ci potrà fornire l'esatta situazione finanziaria della banca. Non ti dico la gioia che ha mostrato nell'apprendere la notizia che la banca in cui lavora non è più di proprietà di Glutton e soci. -

- Per quanto riguarda le azioni aspettiamo il resoconto del Goblin. Penso che Lunedì sera potremmo avere le informazioni complete. - Concluse Alicia.

- Scusate! - Si intromise Luna. - Se ho ben capito avete a disposizioni dei grossi capitali e volete procurarvi i crediti della BCM, nel fare questo avete messo nei guai il Signor Fletcher. -

- Esatto! - Confermò Harry.

- Mi sembra più logico che sia una banca a fare questo. Per esempio la Gringott. -

- Si Luna ma la Gringott non attribuisce alcun valore ai crediti della BCM, non ha mai voluto avere a che fare con quella "cartaccia". - Disse Alicia

- Solo perché non voleva rispondere con il proprio oro. Ma se l'oro non fosse suo ... -

- Geniale! - Disse Harry. - Cambio di programma convincerò Bench ad accettare i depositi in crediti che verranno coperti con i nostri capitali. -

- Signorina Luna così mi sta fregando una fonte sicura di guadagno. Comunque la ringrazio per avermi chiamato Signor. -

- Non credere che ti lasci a bocca asciutta, anche se so che hai sempre fatto la cresta sui crediti che acquistavi. -

- Ma Harry ... tu mi conosci ... -

- Si Dung ti conosce troppo bene. - Disse ridendo Ron.

Nella settimana seguente si sparse la voce che la famosa e sicura banca dei maghi la Gringott avrebbe accettato depositi in crediti della BCM e avrebbe anche pagato degli interessi su questi. Finalmente i Goblin tornarono al lavoro a pieno regime, e il consueto via vai nel grande atrio di marmo fu ripristinato.

Le notizie sulle azioni furono abbastanza confortanti: quella messa veramente male era la libreria, Tutti i Testi, appartenente ai Goyle che a causa di investimenti sbagliati apparteneva veramente a loro per il 10%. Mentre la ditta Magie Perfette di Yaxley, apparteneva allo stesso Yaxley per il 40% e queste due potevano essere facilmente acquisite con un OPA. Più complicate era trattare la fabbrica di manici di scopa Vola Sicuro appartenente alla famiglia Malfoy e la ditta per l'importazione e il commercio degli ingredienti di pozioni compresi i calderoni Sbolli e Sfrigola di Cornelius Caramel. La prima apparteneva alla famiglia Malfoy ancora per il 70% mentre la seconda era di Caramel al 50%. Invece il 40% dei depositi in Liechtenstein assommava a una grossa somma ma non così proibitiva per le attuali disponibilità di crediti dei giovani finanzieri.

A questo punto, nella consueta riunione del fine settimana decisero di rischiare il loro affondo. Nei primi giorni della settimana i due broker avrebbero lanciato l'OPA sulle ditte di Goyle e Yaxley. Mentre negli ultimi giorni Dung e Mirina opportunamente camuffati da finanzieri si sarebbero recati in Liechtenstein per cambiare una enorme quantità di crediti ben superiore al 40% del valore dei beni depositati. Le due OPA andarono a buon fine e le ditte furono rilevate in quanto i vecchi proprietari non avrebbero voluto cedere i loro privilegi ma di fatto non erano più i padroni della loro ditta quindi decisero di vendere. Il Giovedì Dung, Ency, Mirina e Alicia si prepararono alla partenza per il Liechtenstein portando con loro una enorme quantità di crediti della BCM. Quando arrivarono si divisero, Ency e Alicia andarono dal revisore dei conti che li introdusse nel loro ufficio direzionale. Ency era il direttore della banca a tutti gli effetti avendo acquisito la maggioranza delle quote e quindi aveva un grosso potere decisionale. Poco più tardi si presentarono Dung e Mirina accreditati come finanzieri della succursale Egiziana della Gringott. Furono introdotti nell'ufficio del revisore dei conti che comprendendo il motivo della loro visita li introdusse nell'ufficio del Direttore. I quattro diedero un saggio di recitazione sulle trattative finanziarie a beneficio del revisore dei conti. Alla fine il Direttore disse:

- Capisco, egregi signori, la natura della vostra richiesta, tuttavia non posso esporre la banca a un rischio simile senza aver consultato il socio di minoranza. -

- Certamente signor direttore, auspichiamo che la cosa possa essere fatta nel più breve tempo possibile, abbiamo fretta di concludere. - Replicò Mirina.

- Invio subito un gufo per convocare il signor Greengrass. - Disse premurosamente il revisore dei conti.

- Molto bene ci avvisi quando sarà arrivato. - Concluse il Direttore.

La mattina seguente arrivò il direttore della BCM fiondandosi velocemente nell'ufficio del revisore dei conti. La guardò dritta negli occhi sbraitando:

- Vieni immediatamente nel mio ufficio. -

- Ma signore ... - cercò di avvertirlo il revisore dei conti.

- Un'altra parola e sei licenziata vieni. -

Aprì la porta e con suo grande stupore trovo la scrivania del direttore già occupata da un funzionario e dalla sua segretaria.

- Che ci fate qui? Fuori! - Urlò Glutton

I due lo squadrarono come se fosse appena uscito dal San Mungo. Poi Ency lo invitò a sedersi.

- Prego si accomodi. Signor Greengrass. -

- Si accomodi un corno! Libera subito la mia scrivania o te ne pentirai. -

- Temo di doverla contraddire questa è la scrivania dell'ufficio del direttore, come si evince dalla scritta sulla porta, quindi non può essere sua. - Disse con voce serafica Ency.

- IO sono il direttore per la miseria alzati immediatamente o ... - Disse estraendo la bacchetta.

- Expelliarmus! - Alicia fece volare via la bacchetta di Glutton.

- Signorina. - Disse rivolgendosi al revisore dei conti schiumando di rabbia. - Dica a questi due farabutti chi sono. -

- Signor Direttore questa persona che sta urlando come un ossesso è il direttore della Banca Centrale dei Maghi. -

- Anche tu ti stai prendendo gioco di me? Sei licenziata. -

- Per favore si accomodi. - Ency lo invitò nuovamente a sedersi.

La rabbia sbollì per lasciare il posto ad un grande scoramento, in quella banca c'era qualcosa che era sfuggito al suo controllo e non riusciva a capire che cosa fosse successo. Si accasciò sulla poltrona di fronte alla scrivania.

- L'abbiamo convocata per informarla che questa banca sta per acquistare una quantità di crediti magici pari al 50% delle somme depositate. -

- Non credo che ne abbiate l'autorità. - rispose con malcelata arroganza Glutton.

- Si da il caso che l'abbiamo. Rappresento la società che possiede il 60% della proprietà di questa banca. -

- Falso! Il 30% appartiene a un vecchio della confraternita di Salomone e l'altro 30% ai Templari. -

- Appartenevano, la mia società le ha rilevate, con soddisfazione reciproca. Questi sono i documenti. -

Disse Enceladus estraendo da un cassetto e lasciando cadere sul tavolo due plichi di documenti. Glutton li esaminò e sbiancò in volto.

- Ma voi non potete ... non ne avete il diritto ... non fatelo vi prego. -

- Ma quale investimento è più sicuro di questo, i crediti magici sono la moneta che va per la maggiore nel mondo magico. -

- E' tutta carta straccia, non vale niente! Solo i Galeoni d'oro hanno un valore. È stata stampata per tenere sotto controllo i lavoratori e i cittadini. -

- Allora dovete renderne conto! Signor Greengrass. -

- Non ci penso affatto. -

Nel frattempo arrivarono Dung e Mirina. Furono introdotti nell'ufficio del direttore e furono presentati come i rappresentanti della filiale Egiziana della Gringott.

- Ecco le persone di cui vi ho parlato. - Li presentò Ency.

Entrambi rivolsero un sorriso poco rassicurante a Glutton.

- Egregio direttore ora che il socio di minoranza è stato avvertito possiamo concludere la transazione? -

- Certamente! - disse Ency – Signorina potrebbe preparare la documentazione? -

- Eccola mi sono permessa di preparala in anticipo. Prego controllate. -

La documentazione passò nelle mani di Alicia che l'approvò, poi nelle mani di Greengrass che mentre la leggeva sembrava rimpicciolirsi sulla poltrona, poi finalmente nelle mani di Mirina che la lesse molto attentamente. Dopo averla esaminata un paio di volte sorrise e la firmò apponendo il sigillo della filiale della Gringott Egiziana. L'incartamento venne restituito a Glutton che con mano tremante la controfirmò e poi fu lasciato sul tavolo del direttore in modo che potesse firmarla e apporre i vari sigilli. Nel frattempo il revisore dei conti aveva finito di catalogare l'ammontare dei crediti oggetto della transazione confermandone e registrando il controvalore in Galeoni d'oro. L'ammontare corrispondeva esattamente al 51% delle somme di Galeoni depositate.

- Egregio signor Direttore è stato un piacere fare affari con lei oggi pomeriggio invieremo i nostri blindati per il trasferimento. Nel frattempo le porgo i miei migliori saluti. - Disse congedandosi Dung.

- Il piacere è tutto nostro. - Li salutò Ency.

Dung e Mirina lasciarono l'ufficio. Anche Glutton fece per andarsene quando la voce ferma e sicura di Ency lo fermò.

- Con lei non abbiamo finito. -

Sconfitto e disperato si accasciò di nuovo sulla poltrona.

- Come da lei ammesso i crediti magici sono privi di qualsiasi valore effettivo. Quindi la banca che rappresento non può permettersi di conservare dei pezzi di carta senza alcun potere di scambio. Pertanto le conviene scambiare quei crediti con Galeoni d'oro. -

- Oppure ... -

- Nel caso lei, in qualità di Direttore della BCM, non ottemperasse ai suoi debiti i suoi beni verranno confiscati. -

- Tenetevi tutti i Galeoni che sono rimasti sono i miei Galeoni. -

- Certo lo faremo. Tuttavia non sono sufficienti. Dopo la transazione di stamattina i nostri forzieri contengono solo il 49% dei depositi originari. Di questo 49 il 25 è già di mia proprietà e il 24 di vostra proprietà. Pertanto il vostro debito risultante ammonta al 27% della somma originariamente depositata. -

- Ma è una somma enorme non saprei dove trovarla. -

- Gli affari sono affari, e non sono per deboli di cuore. - Rispose duramente Ency.

Sconfitto, tremante ed abbondantemente sudato Glutton lasciò l'ufficio del direttore.