1 settembre - Segreti

11, 46 - vagone numero 15


Per fortuna la ragazza mi disse che non ero d’impiccio, e si presentò.
Vea Charm, Corvonero, terzo anno come me.
Vea? Che nome era Vea? Boh, mai sentito; però dovevo ammettere che suonava bene, sembrava delicato, tutto il contrario di Justine. JUSTINE. Quando lo pronunci ti sembra di dire “cestino”!
L’altro ragazzo non fu un esempio di cordialità, se ne andò senza presentarsi né salutare. Elemento classificabile come sbruffone di Serpeverde. Logico!
Stavo cominciando a sentirmi a mio agio, quando il gatto di Vea, presentatomi come Cagliostro, cominciò ad agitarsi. Tra lui e Anacleto si era creato un gran chiasso!
“SILENCIO!” sbottai alla fine, puntando la bacchetta sul mio gufo.
“Sei proprio disobbediente, lo sai??” lanciai uno sguardo di fuoco al pennuto, che ora apriva il becco tentando di strillare, ma non ci riusciva per il mio incantesimo.
Ho detto occhiata di fuoco, proprio perché la mia unica caratteristica particolare consisteva nel fatto che le mie iridi si colorassero di rosso sangue quando mi arrabbiavo. Moooolto utile. Come no. A cosa diamine serve avere gli occhi che quando perdi le staffe si trasformano in due fanali versione sguardo-assassino-di-un-vampiro-affamato???
Sperai che Vea non avesse notato niente. Avevo sempre tenuto nascosto quel fenomeno, perché ne avevo paura. Temevo che se qualcuno l’avesse scoperto, avrebbe cominciato a trattarmi come qualcosa di estraneo; e poi, se i miei occhi avessero avuto la caratteristica di tingersi di azzurro, probabilmente tutti avrebbero detto: “Ooooooh… Sono azzurri, che belli!!” Patetico. Invece sono rossi. Così se per caso qualcuno li avesse notati, sarebbe saltato su gridando: “Guardate tutti, sono rossi! C’è il demonio in questa ragazza!!” e mi avrebbero rinchiuso al San Mungo.
Mentre io pensavo a queste cavolate, Vea mi rivolse una domanda, che ovviamente non sentii, troppo occupata ad immaginarmi incatenata ad un tavolo mentre un dottore cercava di cavarmi gli occhi.
Poi mi riscossi. Aveva detto qualcosa…. Sugli anni?
“Ahem. Scusa, pensavo tra me e me. Questo è il terzo anno che passerò a Hogwarts!” poi cercai di mostrarmi cordiale “Sono molto contenta che anche tu abbia la mia età, magari frequenteremo delle lezioni assieme!”
Vea mi sorrise. Andata.


Justine O'Connell
Tassorosso, III anno