4 settembre - Dichiarazione

16,15 - Lago Nero
PG:William Charm


"Lo so che sono precipitosa ma quando sento qualcosa per qualcuno non... no, così non va!" mi dissi. Stavo provando la frase giusta da dire a William appena l'avrei trovato. Volevo dichiararmi. Lo cercai per tutto il giardino ma senza risultato. Allora provai a cercarlo nei pressi del Lago.
"Tu mi piaci e... no! Troppo diretto!" mi ammonivo. Mnetre ero in fase di sperimentazione trovai William sulle rive del Lago. Non capii che cosa stava facendo ma non mi importava più di tanto. Quello che invece mi sollevò molto fu che con lui non c'era nessuno. Mi avvicinai con cautela e mormorai rossa come un pomodoro:
"Ciao William!" Poi attaccai subito con la stessa cantilena:
"Bella giornata, vero?" Mi volevo tirare i calci! La giornata non era affatto bella, anzi minacciava pioggia.
"Bella giornata nel senso... non è poi così male! Cioè... insomma..." mi affrettai a correggermi. Sicuramente mi credeva matta!
"Comunque..." continuai "Ti ho cercato per dirti una cosa importante! Non credermi precipitosa, ti prego! Sono sicura che mi capirai!" Respirai a fondo e ci furono pochi minuti di silenzio imbarazzante.
"Io... cioè.. insomma.. volevo dirti che... tu... tu sei.. ecco... simpatico... e.. e... gentile..."
*Oh no! Non adesso, no!* Mi stavo impappinando terribilmente. La mia lingua si era praticamente sciolta. Decisi di passare per vie traverse.
"Sei simpatico e gentile e... grazie per essermi stato accanto oggi. Io... volevo ringraziarti... ed è quello che ho appena fatto... ti ho ringraziato... tu sei un ragazzo molto gentile... e fin dalla prima volta che ti ho visto..."
*No! Per vie traverse non va bene. Meglio per vie dirette!* Non so cosa mi spinse a farlo ma lo feci.
"Insomma.. tu mi piaci!" dissi guardandomi le scarpe. Questa parte del piano prevedeva anche una fuga con lui che mi rincorreva per farsi spiegare meglio ma i miei piedi non vollero muoversi. Rimasero saldamente incollati al terreno. Alzai debolmente la testa.
"Perdonami..." bisbigliai.
*Di che cosa?* mi cheisi ma la risposta me la diedi da sola.
"Perdonami di essere stata così precipitosa." La mia audacia aveva superato il limite. Se fossi stata un termometro sareI scoppiata. Un ragazzo conosciuto il giorno prima, di cui non sapevo un bel niente, e di cui ignoravo l'andamento scolastico... e già mi dichiaravo??? Non era da me! Proprio no!
*Almeno ho superato la timidezza!* pensai e rimanemmo a lungo a guardarci.

Alexandra Joy,
IV anno, Grifondoro