4 settembre - Nuovi incontri

16,52 - Foresta Proibita
PG:David Reeves, Talor Grent


Feci un lungo sospiro di sollievo quando quel ragazzo davanti a noi, disse che quel lupo era il suo famiglio. Avevo iniziato a pensare al peggio mentre si avvicinava.
Osservai il ragazzino che accarezzava il suo amico...era incredibile, ma terribilmente splendido da vedere. Un lupo che si avvicina ad un essere umano, non l'avevo mai visto.
Il cucciolo era carino. Cercai di avvicinarmi, ma molto lentamente. Sembrava tranquillo tra le carezze del suo padrone, così ne approfittai per avvicinarmi di più e accarezzarlo.
Il suo manto era morbidissimo "Per Merlino, quant'è bello!" dissi sottovoce arrossendo e con le lacrime agli occhi. Era stupendo. La meraviglia della natura incarnata.
Mi alzai, i due ragazzi dovevano pensare che fossi una stupida ad essermi emozionata per una carezza.
Passai una mano sugli occhi per far sparire le lacrime, e scossi i vestiti, per ripulirmi dal terreno di cui si era ricoperta la gonna.
Guardai il ragazzo che mi aveva scovata dietro l'albero e mi avvicinai. "Ehm, io...ero qui per vedere se appariva qualche strana creatura..." lo guardai con la coda dell'occhio seriamente...ma dopo un pò non ce la feci più: scoppiai a ridere.
Era stata troppo buffa la scena di poco prima, tanto da farmi dimenticare tutte le sventure successe in quei giorni e darmi una sensazione di spensieratezza.
"Scusa...scusa...non volevo prenderti in giro..." dissi cercando di ricompormi "...così volevi farmi sorridere? Beh ci sei riuscito!" gli sorrisi. Sapevo che non era così, ma volevo stare al gioco. E magari non trovava divertente che lo prendessi in giro.
Non mi ero resa conto di quanto tempo fosse passato da quando ero lì, talmente ero immersa nei miei pensieri. Poco prima stavo pensando a quanto fosse sbagliato cambiare per colpa delle persone. Se io volevo diventare più socievole e avere amici, dovevo farlo, senza lasciarmi travolgere dalla cattiveria degli altri.
"Comunque...io mi chiamo Vea..." dissi stringendo la mano ai due ragazzi. Mi sentivo un pò impacciata ad essere così intraprendente, ma era stata una cosa spontanea. "Voi, come vi chiamate?"

Vea Charm,
III anno, Corvonero