4 settembre - Lettera da casa

17,23 - Giardino
PG:Will Peyton, Vea Charm, Talor Grent, David Reeves


Un gufo planò su di noi e atterrò sul mio braccio. Sfilai la lettera che aveva legata alla zampa.
*Impossibile che la lettera da mamma e papà sia già arrivata!* pensai stupita. Srotolai il foglio: si vedeva che era scritto con una normale penna a sfera. Lessi a voce alta:
'Care Will e Jaide, sono la mamma,
Qui tutto bene! Il vostro gufo ha fatto i suoi bisognini nel mio orticello. A parte questo, è tutto perfetto. Vostro padre è qui con me e ogni tanto da un'occhiata al gufo. Grazie al cielo non morde! Ma voi come fate a vivere mandandovi lunghe lettere? Non sono meglio i cellulari? Sono molto più veloci! Comunque, attendiamo con ansia la vostra prossima lettera!
Ciao tesori!
C.D.M.:Consigli Da Mamma= Will, anche se fa ancora caldo, non ti scoprire troppo! Jaide, cerca di fare tutti i compiti e di non pagare gli altri studenti per farteli fare! Baci!'
Così si chiudeva la lettera mandataci dalla mamma.
"E' un po' glaciale, no?" mi chiese Will. Io ero rimasta spiazzata dall'ultima frase.
"Come ha scoperto che io pagavo i miei compagni per farmi fare i compiti?" chiesi a Will, incredula.
"Credo che lo abbia scoperto dal tuo salvadanaio e quello dei nostri compagni! Non ci vuole un genio per vedere che, mentre i soldi del tuo salvadanaio scendevano, quelli degli altri salivano." rispose Will scrollando le spalle. Rilessi la lettera e alla fine chiesi a mia sorella:
"Da quando ti scopri troppo?" Lei arrossì e rispose:
"L'anno scorso, alla festa dei Hellon che si teneva all'aperto, avevo caldo e mi sono tolta la felpa, stando con il top. Da quel giorno mi sono messa sempre capi leggeri, quando credevo che la mamma non se ne accorgesse. A quanto pare se ne è accorta. Certo che è sveglia!" Sorrisi. Se noi siamo sue figlie, qualcosa avremmo pure ereditato!
"Sapevi che la mamma il sabato andava in discoteca?" rivelai a Will. Lei sgranò gli occhi e mimò con la bocca la parola 'Davvero'. Ridacchiai, pensando a mia madre ballare con un mini-top e con la minigonna. Rivelai questo pensiero a Will che rise a crepapelle per qualche minuto. Ci immaginammo nostro madre in tutti i modi: con i capelli raccolti, vestita da punk, con la cresta, con i pantaloncini corti, con un vestitino piccolissimo e adirittura vestita da Hippy. Ridemmo e scherzammo per molti minuti.
"Te la immagini fare il DJ?" mi chiese Will e entrambe scoppiammo a ridere.
"Secondo me adesso le fischiano le orecchie!" dissi sicura. Incrociai le braccia e la imitai:
"'Will Peyton! Rimetti in ordine la stanza. Jaide Peyton! Chi ti ha detto di guardare la televisione? Eri in punizione! Ed Paul Peyton! Ti avevo detto di tagliare l'erba del prato!" Infatti, tutte le volte che la mamma era arrabbiata, ci chiamava per nome e per cognome. Sorrisi pensando a lei. Era veramente formidabile!
*Magari ce ne fossero tante di donne come lei!* pensai triste. Mi venne in mente la professoressa Cooman. Sospirai e scacciai quel pensiero.
"Cosa facciamo Will? Non voglio parlare della mamma per tutto il tempo!" le dissi annoiata. Ci guardammo in giro e vedemmo, al limitare della foresta, tre figure. Ci guardammo. Mi alzai in piedi e tirai su la pigra Will.
"Dai, sorella! E' tempo di fare amicizia! Era ora! Potevamo scovarli prima tre tipi interessanti come loro." le dissi. Lei continuò la frase:
"E sembrano più o meno della nostra età, a parte quel ragazzo un po' più alto. La ragazza avrà la nostra età!" Corremmo verso di loro e ci fermammo a pochi passi.
"Ciao, io sono Jaide Peyton. Del secondo anno. Serpeverde!"
"Ciao, io sono Will Peyton. Del secondo anno. Serpeverde!" Poi all'unisono:
"Voi chi siete?"

Jaide Peyton,
II anno, Serpeverde