4 settembre - Anima Libera

17,55 - Sala Comune Corvonero
PG:David Reeves, Samuel Mallory, Gabriel Mallory


Così, in pochi minuti, mi trovai in sala comune con David, trascinata lì proprio da lui.
Era successo tutto così velocemente, che mi lasciò spiazzata.
In effetti restare vicino alla foresta proibita avrebbe comportato altri problemi. E non ci volevano proprio.
Mi ero seduta sul divano, accanto alla poltrona dove c'era David, all'inizio un pò esitante e tesa, poi mi sciolsi.
*Chissà perchè divento sempre tesa con le persone che non conosco...è una reazione insopportabile...la gente potrebbe pensare che ho qualche problema...*
Senza accorgermene, mi ero seduta comodamente come usavo fare, con le gambe poggiate sul divano. Anche se di solito toglievo le scarpe, ma non mi sembrava il caso in quel momento.
Stava per calare un silenzio imbarazzante, per fortuna parlai quasi a tempo " Mai nessuno mi avrebbe tirato via in quel modo, nè tantomeno mi avrebbe invitato a una festa..." avevo il gomito poggiato sul bracciolo del divano, il braccio che manteneva la testa e lo sguardo rivolto verso David "...piuttosto la gente si sparerebbe. " sghignazzai. Ironizzare sulla mia vita sociale, era l'unico modo per affrontare al meglio il mio modo di essere vista " Ma sono contenta del tuo invito, o forse dovrei dire vostro? Comunque sono contenta di essere stata invitata" sorrisi.
"Non vedo l'ora che arrivi..." alzai la manica a metà braccio e guardari la mano "...venerdì sera..." gli feci la linguaccia.
Continuai ad osservarlo. Non era da me osservare così una persona, ma ero talmente a mio agio, da venirmi spontaneo non abbassare lo sguardo.
Raccolsi i capelli che scendevano sul viso e li portai indietro. Un gesto abituale. Non mi piaceva tanto legare i capelli, quindi li tenevo sciolti, il problema era che cadevano tutti davanti agli occhi.
"Quindi tu sei un amico dei gemelli Mallory..." Il fatto che fosse amico di Samuel e Gabriel mi fece pensare che dovesse essere un 'pazzerello', come lo erano quei due.
"...li conosco quei due matti, non so se esserne fiera o se mi devo preoccupare..." ovviamente scherzavo e lo feci notare a David, scoppiando a ridere e ammiccando.
Mi sentivo particolarmente spiritosa, infondo era quello il mio vero io: non ero una musona solitaria. Anche se avevo dato spesso quell'impressione, ma soltanto perchè non mi era facile aprirmi con le persone.
Forse vedere che David riusciva a scherzare con me, mi diede modo di essere me stessa. Mi sentivo libera, come se finalmente la mia anima avesse modo di volare senza essere trattenuta.
Ad un tratto arrivò Cagliostro. Si accucciò sulle mie gambe, in cerca di coccole.
" Oh buonasera a te Cagliostro..." lo vidi lanciare uno sguardo a David. Conoscevo lo sguardo del mio gatto, ed era uno di quelli per studiare le persone.
Lo accarezzai dietro le orecchie e sul dorso. Poi lo presentai a David.
" Perdonami, che maleducata sono..." dissi rivolta a Cagliostro "...David, ti presento Cagliostro, è il mio gatto adorato..." mi veniva da ridere, ma mi trattenni.
Approfittai di un attimo in cui Cagliostro era sceso per stiracchiarsi "...sai lui è un signore, vuole essere trattato come tale...." sussurrai avvicinandomi all'orecchio di David. Sorrisi senza farmi sentire dal mio gatto. Era intelligentissimo e se la sarebbe presa se avesse saputo che lo stavo prendendo in giro.
Guardai David, con aria complice. Chissà cosa doveva pensare, ora che gli avevo presentato un gatto!

Vea Charm,
III anno, Corvonero