4 settembre - Ragazze e Ragazzi

19,07 - Giardino
PG:William Charm, Ginevra Sabbiadoro, Alexandra Joy


*Accidenti!* pensai impietrita. Alexandra che dava un bacio sulla guancia a William era un'immagine molto strana. Non che Will mi piacesse, no di certo. Ma mi suonava come una derisione. Io, che non aveva un ragazzo. Poi le parole di Ginevra mi fecero chiarezza in quella storia. Secondo me Gin aveva un debole per Will ed era brava a nasconderlo.
"Per essere carina è carina!" mi intromisi ma mi tappai la bocca quasi subito. William non diceva niente e io aspettavo una sua reazione, qualunque sia stata.
*Forse sono un po' impicciona ma se vado via di qui rischio di rimanere da sola come sempre. E io non voglio questo!* pensai tremando e ripensando agli anni precedenti. Guardai Ginevra che si era avvicinata molto a William.
"Vuoi baciarlo pure tu?" chiesi. Anche stavolta mi morsi la lingua.
*Ti prego fa che abbia capito la battuta! Mi odierà!* pensai stringendomi la mano sinistra.
"Stavo scherzando. Non ti preoccupare!" la rassicurai ma credevo di aver peggiorato la situazione.
*Basta starsene zitti! Ma se tutti stanno zitti è un po' imbarazzante!* pensai. Sapevo a cosa stavano pensando. Al bacio di Alex.
*Quante storie per un innocuo bacetto! E' la sua ragazza!* Volevo esprimere questa mia opinione ma non ne avevo il coraggio.
*Al massimo sarò odiata ma mia madre mi ha sempre detto di esprimerle le mie opinioni!*
"Dai, ragazzi! Era solo un bacetto. Roba di tutti i giorni! Cosa vi aspettate da una che è la fidanzata di un altro. Che gli tiri un pugno?" chiesi cercando di sdrammatizzare. Non risero e non dissero niente.
*Ma sarà veramente la sua ragazza?* mi chiesi arrossendo violentemente.
*O mamma mia! Cos'ho detto? E se poi non è la sua ragazza???* mi tormentai. La mia mente sembrava una soap opera. Di quelle che tutti tradiscono tutti e ognuno è stato con tutti gli altri.
*Non sembra neanche che siamo in un castello magico! Mi sembra di essere in una telenovelas! La magia sembra non esistere!* pensai. In effetti era proprio così. Appena le lezioni finivano scattavano le passeggiate romantiche, i baci, le liti, le discussioni...
Aspettavo un segnale. Una reazione improvvisa, una decisione, qualcosa! Aspettai per qualche minuto.
"Cosa facciamo?" fu la mia domanda, fredda e distaccata.

Cornelia Penderton
III anno Corvonero