4 settembre - Rischiare o no?

20,07 - Sala Grande
PG:Cassandra Raymond


Seduto al tavolo di Tassorosso, non ero riuscito ancora a toccare niente di tutto quel ben di Dio che c'era. Ero sazio, io e Cassy avevamo mangiato tutta quella torta e poi era come se avessimo già cenato. Eppure Cassandra mangiucchiava qualcosa.
*Se tocco qualcosa scoppio!* vidi arrivare il piatto pieno di coscette di pollo. Misi una mano sulla bocca, mi stava venendo un attacco di vomito.
"Cassy...Cassyyyyy..." le presi il braccio, cercando di chiamarla "...ma come fai a mangiare ancora??? Io tra poco mi sento male solo alla vista di tutte queste cose da mangiare!" rimisi la mano sulla bocca.
Cassandra scoppiò a ridere.
La guardai serio "AH AH AH...cosa ridi??!?!?Guarda che non scherzo mica!" Dopo qualche secondo, scoppiai a ridere anche io. Sentendomi, ero davvero ridicolo.
"Dai, vieni con me su...non possiamo restare qui...no, nemmeno tu...dopo mi ringrazierai..." mi alzai e presi sottobraccio Cassy per farla alzare.
La trascinai con la forza fuori dalla sala grande, fino in sala comune, ripetendole per tutto il tragitto, che mi avrebbe ringraziato di quel gesto.
Arrivammo in sala comune e le diedi una piccola dolce spinta per farla entrare. "Coooraggiooooo...cammina!" sorrisi "...se continui a mangiare, dopo inizierai a dire che sei ingrassata e magari dai anche la colpa a me...e al bellissimo pic-nic che ti avevo organizzato..." le feci una smorfia e poi scoppiai a ridere.
Ci sedemmo sul divano, io più che altro mi ci ero buttato di peso, tenendo una gamba piegata sul divano.
Non potevo fare a meno di osservare Cassy. Per fortuna, sembrava non aver notato quanto la stessi osservando, e questo mi dava modo di tenere gli occhi su di lei per un bel pò di tempo. Non si era nemmeno accorta che qualche minuto prima, stavo per...baciarla.
Questo mi fece pensare. Forse non lo aveva notato, perchè non sembrava che stavo per farlo. O forse, mi considerava troppo amico, per poterlo fare. O ancora, aveva fatto finta di non accorgersene...ma mi sembrava poco probabile che facesse finta. Cassy era sempre molto sincera con me. E anche io lo ero.
Per questo, tentai ancora una volta di parlarle "Cassy...tu credi che...io e te...si insomma..." cominciai a sudare freddo *No, non di nuovo!* "...io ti sono amico, ti considero come una sorella, farei di tutto per te lo sai...ti ho anche detto che ti voglio tanto bene..." avevo iniziato a fare il solito giro di parole "...non so come dirlo..." abbassai la testa, e lo sguardo, ormai abbattuto. Non riuscivo proprio a spiegarle quello che sentivo.
Ero troppo indeciso. Le volevo così bene, non potevo rischiare di rovinare la nostra amicizia. Probabilmente Cassy non provava le mie stesse sensazioni. Pensarlo mi abbatteva, e mi metteva uno strano senso di agitazione allo stomaco.

Matthew Dale,
V anno, Tassorosso