4 settembre - Pensieri strani misti a pianto

20,23 - Sala Grande/Sala Comune
PG:William Charm, Ginevra Sabbiadoro


Ero rimasta impietrita. Sapevo che un bacetto sulla guancia poteva non voler dire niente ma per me fu una pugnalata al cuore.
Stavo rientrando in Sala Grande sconsolata di non aver visto Will. E in quel momento lo vidi e preferii non vederlo. Aveva dato un bacio sulla guancia a Ginevra. Non potevo sopportare una cosa del genere. Sapevo benissimo che io non ero la ragazza di Wlliam e che lui era libero di fare ciò che voleva...
*Non posso restare.* pensai con gli occhi colmi di lacrime. Guardai William seduto al tavolo di Corvonero e Ginevra seduta al tavolo di Grifondoro.
*Devo scappare via da tutto questo!* Mi voltai e presi a correre più veloce che potevo senza badare agli altri. Corsi dall'altra parte della Sala Grande e continuai su per le scale e poi ancora più su.
*Dove vado?* mi chiesi. La mia pancia era un brontolio continuo e la mia testa stava scoppiando.
*Dove mi rifugio?* Corsi fino al ritratto della Signora Grassa. Con il cuore che batteva a mille dissi la parola d'ordine ed entrai velocemente nella Sala Comune. Non c'era nessuno.
"Bene. Almeno mi posso sfogare a voce alta." bisbigliai. Scoppiai a piangere.
"Non doveva succedere! Non dovevo vederlo!" urlai e mi lasciai cadere seduta su una poltrona.
"Questo castello mi sta facendo soffrire. Non sono tagliata per stare a Hogwarts. Non sono tagliata per..."
*Avere un ragazzo.* completò la mia mente. Quel pensiero era agghiacciante ma era anche la pura e semplice verità. Non potevo sfuggire alla realtà. Continuai a piangere cercando di scacciare l'immagine di Will che baciava Gin sulla guancia. Poi quell'immagine si tramutò in un bacio sulle labbra e poi entrambi che si baciavano appassionatamente.
"No!" gridai prendendomi la testa fra le mani e cercando di scacciare quelle immagini che si prendevano sempre più spazio nella mia mente. Era chiaro che stavo soffrendo terribilmente.
*Voglio tornare indietro. Voglio tornare a ieri e non cadere in Sala Grande così William non mi avrebbe mai aiutata e non l'avrei mai conosciuto e ora non starei soffrendo così!* pensai. Quela Sala Comune non era sicura per me. Da un momento all'altro avrebbe potuto entrare Ginevra e io non so cosa avrei fatto. Forse le avrei urlato dietro o forse mi sarei limitata a piangere. D'altronde non era colpa sua. O si? Quel pensiero mi fece piangere ancora di più. Mi ero isolata dal mondo annullando ogni pensiero logico e trasformando un bacio in una tragedia con la 'T' maiuscola.
*Will... perchè l'hai fatto? Ora ho la prova che tra noi non potrà mai funzionare. Io non sono fatta per stare con te. Ma tu sei troppo gentile e carino e simpatico e premuroso per non essere....* Mi bolccai. La mia mente si rifiutava di concludere quella frase. Ma l'ultima parola la sapevo benissimo.
"...amato." dissi con voce tremante tra i singhiozzi. E un'altra parola si fece strada nella mia mente da stupida ragazzina ingenua.
*Addio.* Si... addio. Addio alle emozioni, alle cotte stupide, agli amori eterni... Addio a Will.
*Addio!*

Alexandra Joy,
IV anno, Grifondoro