1 settembre - sospiri

15,55 - corridoio del treno


Ero contento che mi avesse riconosciuto, le strinsi la mano per più di cinque minuti.
I miei occhi non riuscivano a scollarsi dai suoi, mi sembrava quasi di essermi perso per un attimo “oh Vea, si ...ehm...era qui in giro poco fa, con un’amica” dissi velocemente, senza dare importanza alla cosa.
Quei minuti in cui ci fissammo sembrarono ore, e il bello era che avrei voluto non finissero...sarei potuto restare a fissarla così ancora qualche ora, non mi sarei stancato...
*chissà se è ancora fidanzata con quell’Andrea?...chiederlo sarebbe come farle capire il mio interesse. Interesse? Mi interessa...?* squadrai il suo viso *decisamente si*
Pochi centimetri ci separavano, e diventarono sempre di meno quando il treno sferragliò ancora, e questa volta fui io a finirle quasi addosso: riuscii a restare in piedi, mantenendomi ai lati della porta del vagone.
Lei era davanti a me, vicinissima, tra le mie braccia tese. Situazione imbarazzante, se fosse passato qualcuno avrebbe pensato che stessimo...tornai dritto e abbassai le braccia, molto lentamente. Era una provocazione, lo sapevo, e sapevo anche che se fosse stata ancora con Andrea, stavo sbagliando di grosso. Ma era più forte di me.
Cercai un attimo di pensare razionalmente, ma in quel momento non ci riuscivo. Cosa diavolo c’era in quella ragazza che mi attirava così tanto? non era solo l’aspetto fisico...c’era qualcosa...ma cosa?
“Siamo tutt’ è due di Corvonero, dello stesso anno e non ci siamo mai parlati fino ad ora...strano vero?” le dissi sempre tenendo ben saldo il mio sguardo nel suo “lo definirei tempo spreca...” non riuscii a finire la frase che mi sentii tirare la manica della camicia.
Era Sabrina, il prefetto di Tassorosso, che mi era venuta a cercare “William, dove eri finito?!?” disse con quella sua vocina mielosa...non la sopportavo proprio quando faceva così “la riunione è quasi finita, se non rientri subito, gli altri se ne accorgeranno e sai quanto sono dispettosi alcuni di loro. Potrebbero riferirlo ai direttori delle caseeee” cantilenò.
Non mi lasciò il tempo si risponderle che iniziò a tirarmi il braccio molto forte, non chè riuscisse a spostarmi, ma in effetti...dovevo rientrare *accidenti!!!!*
Guardai Soul, con aria rassegnata, le sorrisi ancora una volta...”io devo andare...ci rivediamo a scuola allora...” mi liberai per un attimo dalla presa di Sabrina e mi avvicinai per darle un bacio sulla guancia. Prima di allontanarmi le sussurrai “a presto” e tirato ancora una volta dalla mia collega, mi diressi verso la carrozza dei prefetti

William Charm
VI anno, Corvonero