1 settembre - l'anima dei suoi occhi..

17,27 - vagone numero 15


Un battito. Due battiti. Tre. Quattro. Cinque. E ancora, senza posa, avevo perso il conto, tanto velocemente il mio cuore mi balzava in petto, dopo quell'attimo nel quale il mio sguard si era incrociato con il suo.
*I suoi occhi..* pensai. Sapevo perchè mi aveva colpito in questo modo quella visione. Il suo sguardo, i suoi occhi. Erano completamente diversi da quelli di lei, di Lara... Sino ad un attimo prima, il mio interesse per lei era derivato semplicemente dalla somiglianza della ragazza alla parte più importante della mia vita. Adesso invece, guardandola negli occhi, così profondamente, perdendomi in quell'abisso grigio-azzurro, avevo scorto la sua anima.
Un'altra anima.
Diversa, totalmente, da Lei..
E, stranamente, questo mi fece sentire in un certo qual modo felice, ed ansioso allo stesso tempo. Non conoscevo quel sentimento, emozione, o qualunque cosa fosse, ma ero certo che non avrei mai voluto che tutto ciò finisse.
La sua anima era dentro di me, dentro la mia. Palpabile. Lei era diversa.
*Quanto vorrei baciarti..* pensai, inconsciamente. E quando me ne resi conto, una voce mi riportà alla realtà.
"Di che casa sei?" Vea mi aveva chiesto.
Così mi voltai, estraendo la mia cravatta dalla tasca. Avevo il vizio di metterla lì quando non la indossavo. Gliela mostrai sorridente, alzandola sopra il mio viso.
"Un fiero Grifondoro! Cavaliere scelto per ogni dama.. Al Vostro servizio Milady!" dissi, saltando dal mio posto e posizionandomi dinnanzi alla ragazza, portando la destra dietro la schiena, ad eseguir un perfetto inchino con svolazzo della mancina. Portai così la stessa alla destra di Vea. La ragazza sussultò a quel contatto. Le nostre mani, unite.
E così, avvicinai la sua mano alle mie labbra, e la sfiorai. Ed ancora uniti da quel contatto, il mio sguardo navigò alla ricerca del suo.
E avrei potuto perdermi in quegli occhi mille volte ancora..



Mike Lanon
V anno, Grifondoro