1 settembre - Perdere le staffe

17,35 - vagone numero 15


Ci misi poco a capire che ero nel posto sbagliato al momento sbagliato!
Insomma, già tra due coppiette non è che mi trovavo benissimo. Poi ci si mise anche il gatto di Vea, Cagliostro, che assieme ad Anacleto incominciò una corsa per il vagone, facendo cadere di nuovo quel poveretto di Mike, che cadde tra le gambe di Vea.
Will si alzò in piedi stizzito.
"ADESSO BASTA!"
Allora scattai in piedi.
Tirai fuori la bacchetta e lanciai un'incantesimo su Anacleto, che piombò per terra. Lo acciuffai e lo chiusi nella gabbietta. Poi afferrai il mio baule.
"Scusate, ma credo di essere decisamente di troppo!" gridai.
Le iridi erano tornate rosse, ma non ci feci caso. Non mi importava nulla. Avrebbero pensato che io fossi una pazza indemoniata... E allora?? Ci ero abituata! Un lampo attraversò la mia mente. Zia Calendula mi aveva rinchiuso nella mia camera, a tripla mandata. Io imploravo di lasciarmi uscire, ma lei quando aprì lo fece solo per scagliarmi addosso incantesimi. Mi urlava che ero una bestia immonda e demoniaca....
Gli occhi mi si offuscarono.
*Brava Justine, mettiti anche a piangere adesso!*
Effettivamente, qualcosa di umido mi corse lungo la guancia.
Cercai di asciugarlo, e inorridii. Non erano lacrime. Era sangue!
Aprii la porta dello scompartimento urtando Will. Balbettai un patetico "Scusami" e corsi via nel corridoio.
Mi appoggiai ad un finestrino. Vidi la mia immagine riflessa. Gli occhi erano rimasti rossi. Le gocce di sangue continuavano a colare sulle mie guance.
"Non è possibile!" gemetti "Perchè non tornano castani? Perchè rimangono rossi???!!!"

Justine O'Connell
III anno, Tassorosso