1 settembre - Tra amici

19,57 – Sala Grande


Finalmente potevamo mangiare! Avevo una fame da lupo...mi sentivo benissimo, ero di nuovo con i miei amici e in più Soul era accanto a me. Il mio cuore era pieno di gioia, avrei potuto sfidare diecimila dissennatori quella sera, li avrei scacciati tutti in una volta.
Del tacchino che poco prima era davanti ai miei occhi, erano rimaste solo le ossa...e neanche quelle...il viaggio aveva messo una gran fame a tutti.
Ascoltavo Brian e Richie raccontarmi le loro avventure estive e non riuscivo a smettere di ridere, ne avevano combinate di tutti i colori.
Dopo un po’ si avvicinò Sabrina, il prefetto di Tassorosso, mi sussurrò all’orecchio quello che dovevamo fare dopo il banchetto. Mi diede un po’ fastidio, sapevo bene cosa dovevo fare, non era il mio primo anno da prefetto. “Sabrina, perché mi stai dicendo queste cose...le so già” Soul che era accanto a me, ridacchiò, io le sorrisi *è ancora più bella quando sorride*
La ragazza di Tassorosso parve infastidita dalla mia frase, ma poi continuò con le sue moine e mi salutò dandomi un bacio sulla guancia. Non avevo mai permesso a nessuno, a meno che non fosse mio/a amico/a, di salutarmi in quel modo, mi infastidivano certe confidenze. Le lancia un’occhiata gelida, ma lei fece finta di niente e tornò a sedere al suo posto.
Continuai a chiacchierare con i miei amici, e sperai che Soul non avesse interpretato male il gesto di quella ragazzina. Ogni tanto andavo con lo sguardo su Vea e la vedevo chiacchierare con alcune compagne, ma di tanto in tanto alzava la testa e guardava nella sala, come alla ricerca di qualcosa o...di qualcuno. Mi voltai e cercai anch’io quello che stava guardando Vea e quando lo vidi, capii: anche Mike ogni tanto alzava lo sguardo verso il nostro tavolo. Non sapevo cosa pensare...mi preoccupavo per lei...non che Mike fosse un cattivo ragazzo, ma non aveva una bella reputazione a scuola. Decisi lo stesso di lasciar perdere e di lasciarle fare le sue esperienze...al massimo, se le fosse successo qualcosa, le sarei stato accanto.

Sentii una mano sfiorare la mia, come se mi stesse chiamando qualcuno...era Soul, forse pensava che mi fossi incantato. La guardai fisso negli occhi e ebbi lo strano impulso di...baciarla...e lo feci...ma sulla guancia. Mi avvicinai al suo orecchio “Soul, prima di andare a dormire, potremmo parlare un po’...in sala comune...che dici?”

William Charm
VI anno, Corvonero