2. Olivander


Ci accolse il proprietario della bottega, un anziano signore coi capelli grigi e gli occhi color ghiaccio che mettevano in soggezione.
- Chi seguo per primo?- Ci domandò.
Prima che potesse dire qualcosa, Giorgia si trovò le dita di tutti i presenti puntate contro.
- Ah, bene, seguimi.
Giorgia si avvicinò al bancone.
- con che mano usi la bacchetta?
- Con la destra.
- Quanto sei alta?
- Uno e cinquanta.
- Di che segno sei?
- Ohè ma non si potrebbe fare due padelle di affari suoi?
Scoppiammo a ridere. Il negoziante aggrottò le sopracciglia. Spiegammo a Giorgia che quelle domande le faceva per capire quale poteva essere la bacchetta adatta.
- Ah, scusi, gemelli.
- Mmh, prova questa!
Con Giò Olivander ebbe fortuna, c’azzeccò subito. Poi toccò alla sottoscritta...
- Con che mano usi la bacchetta?
- La destra
- altezza?
-1. 57 m
- Segno zodiacale?
- Ariete.
- Squadra preferita?
- Toro! Ma che c’entra?
- Così...
Dopo qualche tentativo vano anch’io trovai la mia compagna: 18 cm, frassino e corde di cuore di drago alagaesiano. Dopo un bel po’ di tempo ce la sbrigammo anche per gli altri. Con Federica e Edoardo che non collaboravano, poi, figuriamoci! Beh, almeno eravamo riusciti ad occupare il pomeriggio. Ma le sorprese non erano ancora finite, quel giorno...
Tornammo al “paiolo magico”, una locanda all’inizio del paese. Senza saperlo, avevamo prenotato tutti allo stesso piano, e così avremmo potuto fare un po’ di ciadello prima di andare a dormire (del resto, senza discoteche, uno si arrangia, no?). Ci restavano ben due mesi per conoscere meglio il famoso “Edoardo” e Nickolas. Senza contare che avremmo potuto incominciare a dare un’occhiatina ai libri di scuola, le bacchette ce le avevamo...
Già, le bacchette: nei giorni successivi (neanche tanto, in realtà) approfondimmo l’argomento. Sapevamo già, infatti, che erano state le bacchette a sceglierci, ma Nickolas pensava che una bacchetta ben “addestrata” avrebbe potuto produrre, almeno in parte, i risultati della pietra filosofale. Questo perché aveva sentito parlare di bacchette invincibili, fatte di legni strani o insoliti. A proposito, correva voce che la famosa pietra filosofale sarebbe stata depositata proprio lì, alla Gringott, ma non si sapeva come, da chi, o perché. Scelta azzeccata, comunque, considerato che era impossibile uscire dai meandri della banca senza essere accompagnati da un dipendente. Era un luogo sicuro dove nascondere un oggetto molto, molto, pericoloso.