2 settembre - Stupide Oche!

08,25 - Sala Grande



Che cretina che ero stata... Avevo fatto una domanda veramente insulsa! Silente aveva appena detto che i provini del Quidditch sarebbero iniziati la settimana dopo... Eh, chissà a cosa stavo pensando! Sempre la solita distratta...
Vea sorrise. Almeno la mia sbadataggine produceva qualche effetto benefico!
Mentre io e la mia amica discutevamo su quando e come organizzarci per il Quidditch, ecco che arriva un gruppetto di ragazze di Corvonero.
Non sembravano troppo amichevoli nei nostri confronti; erano della stessa risma di quelle a cui io e Sally avevamo giocato quel fantastico scherzo la sera prima, ovvero Stupide Pettegole Incapaci.
Una di quelle rinfacciò a Vea un episodio probabilmente accaduto durante il Banchetto d'inizio anno al quale io non ero presente.
Comunque Vea ci rimase malissimo. Io ovviamente, mi intromisi in sua difesa.
"Girate al largo, pettegole! Perchè non ve ne andate in Guferia, a sparlare di tutto e di tutti?? Forse ai barbagianni interesserebbero i vostri discorsi!"
Ghignai pensando a come le avrebbe accolte Anacleto... Una bella colata di cacca sulla chiorba!
"State fondando un club per le sfigate, O'Connell?? Avete le tessere?"
Adesso mi stavo proprio scaldando.
"Te ne regalo una se vuoi, come membro onorario!!!" le risposi quasi urlando.
"Parli come uno scaricatore di porto!"
"E tu assomigli ad un Troll di montagna!"
"Un'Acromantula inorridirebbe a vederti!"
"Uno Snaso è più intelligiente di te!"
"E tu sei orrenda come un.... Gramo!"
A questo punto non riuscii più a ribattere, e deglutii a fatica.
Non era quell'orrenda che mi aveva ferita, bensì la parola finale della frase. Era logico che quella non sapeva niente... Ma fu un duro colpo.
Mi avvicinai a lei e la fissai negli occhi.
"Può darsi... Può darsi..." le ringhiai in faccia.
Lei barcollò. Probabilmente il mio sguardo rosso da indemoniata avevano svolto il loro compito.
"E ora fuori dai piedi...." aggiusi, indicando la porta della Sala Grande.
Il gruppetto raggiunse l'uscita, senza staccarmi gli occhi di dosso.
Sperai ardentemente che al di fuori di Vea non mi avesse visto nessuno.


Justine O'Connell
III anno, Tassorosso