2 settembre - Distratto

11,15 – Aula di Incantesimi


Era tutta la mattina che mi divertivo durante le lezioni, a furia di scherzare con Kumigo. A stento riuscii a seguire la lezione di Incantesimi.
Ogni tanto notavo lo sguardo del professor Vitious puntato su di me, era severo. Smisi di ridere e cercai, con molta difficoltà, di seguire seriamente la lezione.
Il professore stava spiegando l’incantesimo infrangibile. Serviva per rendere un oggetto, appunto, infrangibile. Avevamo davanti a noi, poggiati sui banchi, dei piccoli vasi in ceramica. Iniziai a concentrarmi e lanciai l’incantesimo. Aspettai che il professore passasse tra i banchi per la ‘prova del nove’ : lanciava un incantesimo per rompere di proposito l’oggetto.
Prima di me c’erano quattro compagni della mia casa…a due di loro andò bene, mentre agli altri due i vasi si sbriciolarono sotto il naso. Ridacchiai, non con malignità, ma perché era buffa la scena, specialmente la faccia che facevano i miei compagni.
Arrivò il mio turno. Ero sicurissimo che sarebbe rimasto intatto il vaso davanti a me, quindi ero rilassato, con le braccia incrociate, e un fiero sorriso sul volto.
“RUMPORES!!!” disse il professor Vitious a voce alta. All’improvviso non capii più niente. Sentii pungere il braccio e la mano, come se qualcosa mi avesse graffiato. Continuavo a sorridere, anche se non ne avevo motivo…Il mio vaso, si era rotto.
Le braccia ancora incrociate, immobile come una statua, fissai i cocci del vaso sul banco, come se cercassi di capire cosa stava succedendo, ma non ci riuscivo. Poi guardai il professore, anche lui immobile davanti a me, con lo sguardo severo, mentre intorno sentivo i compagni sghignazzare.
“Signor Charm, vorrei vederla nel mio ufficio questo pomeriggio…ora vada in infermeria a farsi medicare quel braccio…” non aggiunse altro il professor Vitious. Nemmeno io mi azzardai.
Mi alzai silenzioso, senza guardare in faccia nessuno, e andai verso l’uscita dell’aula.

William Charm
VI anno, Corvonero