2 settembre - Vestiti..?

16,55 - Entrata del Castello


Correvo a perdifiato giù dalle scale del secondo piano, ansimando e imprecando come un'ossessa.
Ero appena stata vittima di uno degli odiosissimi scherzi dell'altrettanto odioso Pix, quel poltergeist da quattro zellini; mi aveva scaraventato addosso un'armatura mentre passavo, facendo un gran fracasso. Era intervenuto Piton, che "guardacaso" si era trovato proprio nelle vicinanze, e mi aveva fatto una ramazina chilometrica...
E ora ero in ritardo... Avevo promesso a Vea che ci saremmo viste per dare inizio ai preparativi per la festa di quella sera, e invece ero rimasta bloccata per un'ora nell'ufficio di quell'untuoso ficcanaso!
Giunsi al portone dell'ingresso, spettinata e rossa come un peperone.
Cercai di evitare lo sguardo di alcuni ragazzi del quinto anno che mi osservavano ridacchiando.
Ci mancava l'ennesima figuraccia!
Alzai gli occhi al cielo e ripresi la mia corsa frenetica verso il giardino.
"Aha!" esultai. Vea stava camminando poco distante.
"Ehi, ehi ehi!!" gridai alzando le braccia.
Mentre correvo voltai il viso verso il lago e vidi... ANDREW PARKER.
L'anonimo damerino in persona... ABBRACCIATO AD UNA RAGAZZA.
"Oh ma tu guarda, che cosa anomala..." ghignai tra me e me, ma non ebbi il tempo di formulare altri pensieri che sbattei di schianto contro qualcosa.
E quel qualcosa era... Il Platano Picchiatore!
"Oh no, oh no... Ohnoohnoohnooooo!!!!" gemetti, barcollando per la botta.
Il Platano si mosse scricchiolando verso di me.
"E' finita, addio mondo crudele..." sussurrai, facendo una smorfia di puro terrore.

Justine O'Connell
III anno, Tassorosso