2 settembre - Tensione

19,50 - Scale


Scesi le scale con più calma possibile, anche se di calma in me c'è n'era pochissima quella sera. Non volevo arrivare in ritardo alla cena come le star, volevo solo provare a rilassarmi. Un'idea stupida, difatti non aveva fatto effetto. Ero stranamente agitata, le mani sudate e la gola secca...sensazioni che provavo solo quando dovevo consegnare qualche compito importante.
"Brutta idea scendere le scale con la testa bassa" esortò un voce davanti a me. Mi fermai di scatto. Dapprima vidi solo le sue scarpe - si è vero, stavo camminando con lo sguardo rivolto per terra - poi pian piano, alzai la testa fino a incrociare il suo sguardo. Sorrisi. Era Will.
Ebbi l'impulso di abbracciarlo, mi lasciai cadere fra le sue braccia e lo strinsi, come usavamo fare da bambini, quando mi era successo qualcosa e lui era lì pronto a difendermi.
Ero sicura che Will avrebbe voluto chiedermi cosa era successo, ma non lo fece. Ricambiò semplicemente il mio abbraccio.
Era questo che 'amavo' di mio fratello. Sapeva comprendermi in un modo che nessuno poteva, senza aver bisogno di parlare, anche solo con uno sguardo riusciva a capire il mio stato d'animo. E il potere che aveva sempre avuto, era quello di calmarmi...un pregio che tutti di sicuro avevano notato...ed era proprio quello di cui avevo bisogno in quel momento.

Vea Charm,
III anno, Corvonero