1. Il binario 9 e 3/4


Erano le 10.30 del primo settembre. Harry era stato letteralmente scaricato in stazione dai Dursleys ed aveva subito cercato il binario nove e tre quarti, indicato sul suo biglietto, per l'Hogwarts Express, ma senza successo: era tra i binari nove e dieci e non c'era nessuna traccia del binario nove e tre quarti. Decise quindi di chiedere a un controllore lì vicino "Mi scusi, saprebbe dirmi dove trovare il binario nove e tre quarti?"

"Nove e tre quarti? Mi prendi in giro, ragazzino?"

"No, sto solo cercando il treno per Hogwarts..."

"Hogwarts? Non esiste una stazione simile." E senza aggiungere altro, l'uomo si allontanò. Harry stava per farsi prendere dal panico, quando un gruppo di persone passò dietro di lui ed udì un pezzo della loro conversazione "...pieno di babbani come al solito!"

"Sbaglio o quella donna ha detto 'babbani'? Devono essere maghi!" Afferrò velocemente il carrello e seguì il gruppo. Insieme alla donna che aveva parlato, c'erano sei ragazzi dai capelli rossi, tutti della stessa tonalità tranne la ragazza con gli occhiali, che li aveva di un rosso più scuro. Il suo viso gli sembrò in qualche modo familiare, ma non poteva averla incontrata in Privet Drive o nelle vicinanze.

Il gruppo si fermò e la donna domandò "Binario numero...?"

"Nove e tre quarti!" esclamò la più piccola. "Mamma, ma perché non posso andare anch'io?"

"Perché sei ancora troppo piccola. Dai, Percy, va' tu per primo!" Il ragazzo più grande si avvicinò al pilastro che divideva i binari nove e dieci e, come per magia, scomparve nel muro. La donna continuò "Fred, ora tu!"

"Io non sono Fred! Sono George! E poi, donna, dici di essere nostra madre!"

"Oh scusa, George caro!"

"Te l'ho fatta, sono Fred!" Senza aggiungere altro, il ragazzo corse verso il pilastro, seguito a ruota dal gemello, per scomparire un paio di secondi dopo come il fratello maggiore. Harry non sapeva più cosa pensare: com'era possibile che scomparissero così? Forse era meglio se chiedeva alla signora "Mi scusi?"

La donna, le due ragazzine e l'ultimo maschio si voltarono a guardarlo. "Oh ciao, caro. È il tuo primo anno ad Hogwarts? Anche per mio figlio Ronald!"

"Ehm sì...Io mi chiedevo...Non so come raggiungere..."

"...Il binario nove e tre quarti?"

"Sì, esatto!"

"Oh non è affatto difficile, caro, non preoccuparti! Devi semplicemente..." Ma furono interrotti da una specie di urlo strozzato della ragazza più grande. "Penny cara, non ti senti bene?"

"No, io...sì, Molly, sto bene è solo..." Si avvicinò ad Harry come se avesse di fronte un fantasma "Tu sei Harry?" Il bambino rimase di stucco: come faceva quella ragazza a sapere il suo nome? Allora forse si erano davvero già incontrati! "Sì, ci conosciamo?" La ragazza arrossì e sembrò delusa dal fatto che lui non l'avesse riconosciuta. "Sono Penelope, non ti ricordi di me?"

"No, mi dispiace molto..." Lei sorrise tristemente poi gli porse la mano "Ripartiamo da zero allora. Ciao, io sono Penelope. Penelope Potter!"

"Potter?" Lei annuì. "Siamo parenti?" La ragazza annuì di nuovo ed aggiunse sorridendo "Sono tua sorella, Harry!" Il ragazzino rimase pietrificato a tale notizia. Aveva una sorella? Com'era possibile che non l'avesse mai saputo? A quanto pare Penelope aveva una spiegazione "Immaginavo che i Dursley non ti avrebbero parlato di me. Io ti ho scritto tutti gli anni, a Natale, al tuo compleanno e anche senza un motivo particolare, solo per sentirti, ma immagino non ti abbiano mai consegnato quelle lettere..." Harry scosse la testa.

"Cari, forse è meglio se raggiungete i binari, ormai sono le undici, il treno sta per partire! È stato un immenso piacere conoscerti, Harry caro! Spero di rivederti presto in circostanze pià tranquille. In bocca al lupo per la scuola!"

"Vieni, Harry, andiamo al binario insieme!" Il piccolo mago sorrise alla sorella molto sollevato, anche se ancora un po' scosso per l'inaspettata novità. Si disse che non aveva nulla di cui preoccuparsi, sembravano brava gente, sua sorella sorattutto, era molto beneducata e gentile. Seguendo Penelope, spinse il carrello contro il muro e, proprio quando pensava che vi avrebbe sbattuto contro, si ritrovò in una parte della stazione completamente diversa: davanti a lui c'era un binario con un treno a vapore rosso e nero con su scritto "Hogwarts Express". Uno dei due gemelli si avvicinò a loro "Hey Penny, come mai ci hai messo così tanto? Vieni, Lee ha portato qualche animale strano, Fred dice che è un ragno enorme!"

"Lo sai che odio i ragni! E comunque lascia che ti presenti Harry, mio fratello!"

"Oh ciao Harry, finalmente ti incontro! Penny mi ha fatto una testa così con le sue lagne da femmina 'Chissà se quei babbani hanno fatto leggere le lettere a Harry...E se Harry le ha lette ma non mi vuole rispondere?...Non vedo l'ora che Ron venga ad Hogwarts, perché vorrà dire che ci sarà anche Harry!' Blah, blah blah!" Penelope diede una gomitata nel fianco di quello che doveva essere George, poi si voltò verso di lui "Inizia a salire sul treno, Harry! Io vado a vedere la schifezza che ha portato il mio amico e poi vengo a cercarti, così parliamo un po' se ti va..."

"Non vedo l'ora!" Penelope gli sorrise per un'ultima volta, prima che George la trascinasse via per mano. Harry non stava più nella pelle: non era ancora nemmeno arrivato a scuola che aveva incontrato una sorella che non credeva di avere! Non la conosceva ancora, ma il pensiero di lei lo rassicurava, almeno ora non era più solo come credeva ed era quasi certo che lo avrebbe aiutato senza problemi, se lui si fosse rivolto a lei. E poi aveva davvero un bel sorriso! Prese le valige e salì sul treno: il suo viaggio nel mondo della magia aveva inizio!