3 settembre - Scontri e malori

09, 54 - Torre Nord
PG: Justine O_Connell, William Charm, Vea Charm


Dopo essere stato cacciato dall'aula dalla professoressa Cooman, non avevo nessuna intenzione di chiederle se potevo tornare in classe. La lezione di quella mattina mi era bastata, sconvolgendomi la giornata.
Ero già abbastanza in pensiero per via di Justine. Ci mancava solo quella stupida sfera e le stupide immagini che avevo visto.
Per tutto il tempo che ero stato lì fuori alla porta, seduto per terra, avevo cercato una spiegazione valida alla 'visione'. Justine e William si conoscevano...lui era il fratello di Vea, la migliore amica di Justine. Quindi non c'era niente di male *cosa c'è di male nel conoscersi?...Però...perchè mai la sfera avrebbe dovuto mostrarmeli, solo per 'dirmi' che si conoscono?*
Mi alzai, afferrai la mia cartella e iniziai a scendere velocemente le scale. Stare lì non mi avrebbe certo aiutato a sentirmi meglio. *Aria fresca...ecco cosa mi serve*
Dalla torre nord scesi fino al secondo piano. All'improvviso, senza accorgermene, finii addosso a qualcuno, travolgendolo del tutto. Mi alzai rapidamente.
"Per Merlino...!!! Chiedo scusa...non ti avevo visto...Vea?" Era Vea. "Santo cielo, scusami!" Le porsi una mano per aiutarla ad alzarsi.
"Ahi...ma dove andavi così di corsa?" mi chiese, ricomponendosi.
"Oh, io...andavo fuori...avevo bisogno d'aria...e tu cosa ci fai in mezzo alle scale?" le chiesi a mia volta.
"Madama Chips, è venuta in classe per parlare con il professor Moody. Però, prima di andare da lui, mi ha guardata un attimo e mi ha detto di correre subito in infermeria...dice che vuole visitarmi...mi vede strana...uff" continuò Vea. Era chiaramente seccata. Ma effettivamente non sembrava avere un'ottima cera.
"Sei un pò pallida in effetti..." le dissi fissandola bene.
Lei mi lanciò un'occhiata gelida "...N-non è vero...n-non sono pallida...Sono solo un pò...s-stanca..." Vea non ebbe il tempo di finire la frase. La vidi cadere lentamente. L'afferrai al volo...era svenuta.
"Accidenti!...V-Vea?..." le diedi dei piccoli colpetti al viso, per cercare di svegliarla, ma niente. Così, la presi in braccio e mi avviai più veloce che potevo, verso l'infermeria.

Andrew Parker,
IV anno, Grifondoro