3 settembre - Piccole Vendette

10, 47 - Corridoio
PG: Justine O_Connell


Quando Justine mi aveva abbracciato, la strinsi forte a me. Le piacevo....le piacevo!!! Provai una gioia infinita...non avrei voluto mai lasciarla andare. Erano sensazioni nuove, che non pensavo di aver mai potuto provare.
Presi la sua mano, fecendo incrociare le mie dita, con le sue "Certo...non devi nemmeno chiedermelo...andiamo" le sorrisi e le diedi un bacio.
Ci avviammo verso il secondo piano, dove c'era il bagno delle ragazze, infestato da Mirtilla Malcontenta.
"E così quella svampita ti ha quasi annegata?!...Bene!...Ora se la vedrà con me...se non ha visto la luce tempo fà, la vedrà ora!"
Dissi a Just di aspettarmi fuori la porta e non far passare nessuno.
Entrai prepotentemente nel bagno delle ragazze, con la bacchetta impugnata nella mano sinistra.
"AVANTI MIRTILLA, VIENI FUORI!!!...LO SO' CHE SEI QUI!...COSA C'E'? SAI FARE IL FANTASMA DELL'OPERA SOLO CON LE RAGAZZINE INDIFESE?!???" quella sciocca pensava di potermi prendere in giro. Sapevo bene che era lì.
Camminai intorno al lavandino e mi misi di spalle alla finestra. All'improvviso sentii un'ondata gelida di vento, attraversarmi la schiena.
Mi voltai di scatto "IMMOBILUS!!!!!!" urlai. Appena in tempo: quella sciocca di Mirtilla stava arrivando a tutta corsa, alle mie spalle.
"Bene bene, cara Mirtilla...non ti sei divertita abbastanza oggi?" mi avvicinai al fantasma immobilizzato dal mio incantesimo.
"Parker...ma che onoreeee...un bel ragazzo nel mio bagno..." disse con la sua vocina mielosa e odiosa.
"Non esserne così compiaciuta...sono qui per te...ma per darti una bella lezione mia cara..." le dissi in tono minaccioso "...ora chiederai scusa a Just, se non vuoi restare immobile per tutta la tua 'morte'".
Aveva fatto del male a Justine...stava per affogarla, non poteva passarla liscia. Raccolsi la bacchetta di Just da terra.
Aprii la porta del bagno e dissi a Justine di entrare. "Vieni, guarda come è dispiaciuta Mirtilla di averti fatto quello scherzo"...la presi per mano e la portai davanti al fantasma.
Questa si era inchinata rispettosamente all'arrivo di Justine. "M-mi dispiace, per...per quello scherzo...l'ho detto...ecco...ora bastaaaaaaaaaaaaaa....aaaaaaaaaaaaaaaaaaa"
Cominciò la sua lagna disperata..."Piantala!" Le urlai, poi mi rivolsi a Just "Questa è tua..." le porsi la bacchetta "...spetta a te il colpo finale..." ammiccai.

Andrew Parker,
IV anno, Grifondoro.