Il Secondo Nemico


Harry si stava allenando come ogni giorno combattendo contro Tiensing. Dopo aver riacquistato l'anima la sua tecnica era migliorata tantissimo. Gli scontri qualche volta terminavano in parità, tuttavia quello odierno gli provocava una sensazione di "qualcosa di diverso". Si stavano affrontando e mentre menavano calci e paravano pugni stavano girando in cerchio. Girando e girando Tiensing era arrivato davanti a una roccia, sferrò un calcio improvviso ad Harry che con una schivata perfetta lo evitò. Tiensing rimaneva li davanti a lui fermo con il piede alzato a livello della testa, non si muoveva Harry si stava apprestando a colpire la gamba che lo stava sostenendo quando si trovo per terra colpito da dietro.

- Hai perso. - Disse ridendo Tiensing. - Sconfitto dal tuo secondo nemico, la lucidità. Sapevi che questo combattimento era "qualcosa di diverso" ma eri così assorbito dalla tua lucidità che non ti sei ricordato di un fatto fondamentale le cose non sono mai come appaiono essere. Infatti stavi per colpire la roccia che hai scambiato per il tuo avversario e se non ti avessi gettato a terra ti saresti fracassato un piede. Qualcosa ti aveva messo in guardia e avresti fatto bene a prendere in considerazione quel qualcosa. Questo è il modo in cui il potere si manifesta, intuizioni, conoscenza irrazionale, motivazioni non evidenti, tutte cose che ti avvisano dello scorrere degli eventi e delle tue condizioni. Da oggi terzo stadio del tuo apprendimento la comunicazione. Con comunicazione intendo il voler scambiare qualcosa con qualcun altro, questo è il modo in cui ti si presenta il potere: informazioni da te richieste che propongono risposte proprio li nel tuo ambiente, bisogna solo saperle cogliere, sapere osservare, distinguere ciò che è reale e ciò che non lo è e sapere chi ti porta un messaggio. -

- Capisco. Che devo fare? -

- Semplice tu ti siedi qui e io vado laggiù. Tu devi mandarmi una comunicazione e se ce la fai a farti capire ti rispondo. Semplice no? - Rispose sghignazzando.

Ad Harry sembrò una cosa semplice da farsi ma nonostante i suoi tentativi, a volte urlava come un ossesso, non riceveva alcuna risposta da Tiensing. Dopo alcuni giorni si ritrovò ad esaminare che cosa fosse in realtà la comunicazione. Infatti niente è come appare essere. Notò che per iniziare una comunicazione ci doveva essere per prima cosa la voglia, il desiderio di iniziarla, Molti dei suoi tentativi erano falliti a causa di questo errore: non aveva voglia di comunicare. Il secondo punto era avere l'intenzione di comunicare in effetti la voglia o il desiderio non centravano con l'intenzione di comunicare. Si esercitò su questi punti ma si accorse che c'erano ancora delle difficoltà ci pensò sopra poi si accorse che dipendeva da Tiensing non prestava attenzione alla sua comunicazione. Improvvisamente gli fu chiaro una cosa che per parlare con qualcuno devi parlare di qualcosa che gli interessa se no non presta l'attenzione. Cercò di parlargli del modo in cui aveva riconquistato la sua anima ottenne la sua attenzione. Tuttavia scoprì che il suo parlare non otteneva l'effetto sperato, non aveva tenuto conto della distanza e le sue parole non arrivavano sino a Tiensing. Ci vollero alcuni giorni di tentativi ma alla fine ci riuscì e Tiensing finalmente capì ciò che gli stava venendo comunicato, avendo infine compreso la cosa si alzò e si complimentò con Harry.

- Ora ti serve solo un po' di allenamento per riuscire a capire chi vuole veramente parlare con te indipendentemente dalla lingua. Non solo, potrai, dopo esserti esercitato ancora più a fondo, comprendere quei messaggi, le risposte che l'ambiente ti invia per aiutarti a raggiungere i tuoi scopi. -

Un nuovo allenamento tenne occupato per alcuni giorni Harry, sopratutto cercava di essere l'intenzione di comunicare e l'intenzione di ricevere. Riusciva a comprendere il significato di ciò che gli veniva detto anche se Tiensing parlava l'antica lingua dei monti Altai. Un giorno provò ad esercitarsi con l'eco che veniva prodotto dalla vicina montagna. Riusciva a comprendere la sua comunicazione ma non riusciva a ottenerla dalla montagna. Poi improvvisamente fece quello che aveva fatto quando riacquistò la sua anima. Comunicava qualcosa e istantaneamente era la sulla montagna a rispondere. Qui – la – qui – la ecc. ora riusciva perfettamente da solo nell'esercizio. Improvvisamente una realizzazione lo colpì non stava solo comunicando ma stava effettivamente controllando il tempo. Quando iniziava la conversazione notava che le sue parole si allontanavano il tempo si allontanava, ma quando riceveva notava che le sue parole si stavano avvicinando il tempo gli si avvicinava. Il tempo era qualcosa al di fuori di lui che dipendeva dallo spostamento dell'energia, qualsiasi tipo di energia, nello spazio. Essendo qui – la – qui – la, ovvero: fu – sarà – fu sarà - istantaneamente ne aveva assunto il controllo. Decise di porre immediatamente in atto la sua scoperta sfidando Tiensing in un combattimento di kung fu. Non lo aveva mai sconfitto veramente ed ora si stavano fronteggiando studiandosi, Tiensing notò subito che questa volta era un combattimento diverso dal solito, e si preparò ad affrontarlo con la massima concentrazione. Poi partì all'attacco con un calcio rotante che Harry schivò spostandosi sulla destra mentre rispondeva sferrando un pugno al tronco. Tiensing parò il colpo con il braccio sinistro si abbassò e da terra calciò per colpire le gambe di Harry. Fece un salto mandando a vuoto il colpo ed erano di nuovo li uno di fronte all'altro. Stavano girando in tondo come nel combattimento di alcuni giorni prima e Harry stava per arrivare davanti alla roccia, in quel momento "seppe" che il suo avversario avrebbe tentato lo stesso trucco dell'altra volta. Senza mai perdere di vista il suo avversario attese che fosse arrivato davanti alla roccia e quando avvenne rallentò il tempo, vide il trucchetto illusorio che gli faceva apparire la roccia come il suo avversario, mentre questi si muoveva alle sue spalle. Tutto questo movimento, dal punto di vista di Harry, avveniva al rallentatore così elaborò la contromossa, muovendosi rapidamente giunse alle spalle di Tiensing lo fece cadere colpendo le gambe e una volta a terra lo immobilizzò tirandogli un braccio e facendo pressione sul collo con una gamba. Impossibilitato a muoversi Tiensing si arrese e immediatamente si complimentò con Harry per come aveva condotto il combattimento e per come aveva padroneggiato il movimento.

- Cosa strana e misteriosa il tempo, vero Harry? -

Disse ridacchiando Doppio Sguardo che aveva seguito tutto il combattimento, invitando i due amici ad entrare nella capanna. Tiensing lo guardò interrogativamente ma non ebbe nessuna risposta.

Quella notte per Harry fu davvero movimentata, una serie di sogni stavano susseguendosi uno dopo l'altro, finché si ritrovò in un bosco davanti a una grotta. Si guardò attorno e il paesaggio sembrava molto più reale di quello che compariva nei sogni precedenti. Improvvisamente sentì che c'era qualcuno all'entrata nella grotta si girò e vide due persone. Una la riconobbe immediatamente.

- Ciao Luna! Dove siamo? - Esclamò con un sorriso di sorpresa.

- Siamo nei pressi dell'abitazione di Demelza.- Rispose Luna indicando la sua amica.

- Ciao Harry. - Lo salutò sorridendo.

- Sto sognando ... è solo un sogno vero? -

- Si stai sognando Harry! - Rispose Demelza – Ma non è solo un sogno. Ci stiamo sognando a vicenda per questo possiamo parlarci anche se le nostre voci non sembrano essere le solite. - Disse ridacchiando, evidenziando quello strano fenomeno.

- So che sei stato rapito dagli Orchi come te la stai cavando? - Chiese Luna.

Harry si sedette su un masso ed incominciò il suo racconto, descrisse come avevano compiuto il rapimento, l'incontro con i suoi tre amici/insegnanti, la perdita della sua bacchetta e di come lo aveva aiutato, la riconquista dell'anima, e una cosa di cui si era reso conto solo in quel momento.

- ... avendo riconquistato la mia anima ho appreso anche tutto quello che lei sapeva. Non mi rendo ancora perfettamente conto di tutto quello che sa ma ... posso dire che ho ereditato tutte le conoscenze di Voldemort. Io sono stato un suo Horcrux e la sua anima, una parte della sua anima, ha convissuto con me per quindici anni in questo modo la mia anima ha assorbito tutte le conoscenze dalla sua. Purtroppo tutte queste conoscenze non mi possono aiutare a ritornare, ma ho una piccola possibilità di farcela sto solo aspettando il momento opportuno. -

- Ormai è l'alba ci stiamo per svegliare, conta pure su di noi per qualsiasi aiuto anche se non sappiamo come potremmo aiutarti. Ora prima di svegliarti in quel mondo riaddormentati in questo ma assicurati di farlo nella stessa posizione in cui ti sei addormentato. La prossima volta questo luogo sarà molto più reale nel tuo sogno e noi possiamo trovarti facilmente. E' ora di andare. Ciao! -

Demelza salutò Harry e sia lei che Luna sbiadirono sparendo dalla sua vista. Harry seguì il suo suggerimento e si addormentò nell'esatta posizione in cui giaceva nella stanza di Doppio Sguardo. Si risvegliò, Doppio Sguardo lo stava scrutando con quegli occhi molto strani ai quali non aveva ancora fatto l'abitudine.

- Quali novità Harry? - Chiese.

- Ho fatto un sogno, ho sognato una mia amica in compagnia di un'altra ragazza. Il sogno mi pareva reale come se fossi stato effettivamente in loro presenza. Pensa che l'altra ragazza mi ha consigliato di addormentarmi nel sogno e di mantenere la stessa posizione che avevo assunto addormentandomi qui. Cosa che ho fatto. -

- Ho una notizia per te! Quello non era un sogno, ieri notte sei stato veramente in loro compagnia e il consiglio che ti è stato dato vale molto di più di quanto tu ed io possiamo immaginare. Penso che le tue possibilità di fare ritorno siano aumentate drasticamente. -

- In che modo? -

- Lo scoprirai solo vivendo. - Rispose ridendo. - Devi solo seguire le orme di Sigfrido ed approfittare del tuo centimetro cubo di opportunità. - Disse alzandosi e si stiracchiò mentre uscì dalla capanna.