Il Re degli Elfi


Erano ormai passati alcuni mesi da quando Luna era giunta a casa della sua nuova amica, i loro sogni comuni erano frequenti ed alcuni erano condivisi con Ency, altri, ma pochi, con Harry. Un mattino stavano facendo colazione quando la punta della bacchetta di Demelza appoggiata su un lato del tavolo si illuminò. Entrambe si voltarono a guardarla.

- Abbiamo ricevuto un invito. - Disse Demelza.

- Un invito? -

- Preparati dobbiamo andare. Non dobbiamo far attendere i nostri amici. -

Non aggiunse altro. Luna si preparò ad uscire, velocemente scesero dalla scala nella roccia e si inoltrarono nella grotta. La luce blu/viola accesa da Demelza rendeva irreale quello strano ambiente. Lunghe stalattiti pendevano dal soffitto ed a causa della luce erano di un blu fluorescente. Continuarono a camminare tra i sassi facendo attenzione a dove mettevano i piedi, erano straordinariamente scivolosi, facevano perdere l'equilibrio, e Luna rischiò di cadere almeno un paio di volte. Dopo aver camminato in questo modo per circa mezz'ora giunsero in un ampio spiazzo nel mezzo del quale c'era un laghetto e dalla parte opposta due stalattiti che si congiungevano al pavimento. Dietro alle due colonne calcaree si stagliava una scurissima e liscia parete, mentre si avvicinavano Luna ebbe l'idea che le due colonne fossero un qualche tipo di porta. Giunsero senza parlare davanti alle stalattiti attraversandole raggiunsero la parete, Demelza estrasse la bacchetta e ne inserì la punta in un foro a lei noto ma che Luna non riusciva a distinguere. La parete si dissolse lasciando intravedere una bellissima e luminosa foresta, Demelza prese per mano Luna mentre entravano nella foresta, le indicò un sentiero e le fece cenno di seguirlo. Le foglie degli alberi erano di un verde brillante, il cinguettare degli uccellini era una soave melodia, una leggera brezza trasportava l'olezzo di profumatissime essenze, il tutto rappresentava perfettamente l'armonia. Senza parlare e rapita da tanta bellezza Luna arrivò a una piccola radura si guardò intorno e lo scorse. Era il Ricciocorno Schiattoso un animale grande quanto un lupo dalle corte zampe e dalla pelle scura e rugosa. Se non fosse stato per le sue due corna, simili a quella del rinoceronte ma molto rugose posizionate sulla testa dietro le orecchie, lo si sarebbe potuto scambiare per la rara razza canina dello Shar-Pei. Luna mosse verso di lui per accarezzarlo, non scappò, siccome era tremendamente curioso si avvicinò fino a farsi accarezzare. Luna notò che il pelo era molto breve e pungente, ricordava quello del cavallo o meglio la pelle di uno squalo. Rimase ad accarezzarlo per qualche minuto poi la voce di Demelza la incitò "Sbrigati siamo attesi". Camminarono per alcuni minuti lungo il sentiero fino a giungere al cospetto di un albero gigantesco sul suo fianco una scala saliva attorcigliandosi sul tronco. Salirono, a Luna parve che gli scalini non finissero mai, aveva il fiatone ma ... una meravigliosa città si stava rivelando ai suoi occhi, riusciva a distinguere molte casette collegate tra loro da passerelle ricavate dai rami e da liane, ma la cosa più sorprendente erano gli abitanti alti magri dai capelli lunghi e argentei, sempre sorridenti e dai movimenti aggraziati. Ricevevano calorosi saluti da ognuna di quelle persone come se le due amiche fossero dei conoscenti da lunga data. Dopo una svolta si stagliava una grossa capanna costruita sullo stile dei vecchi castelli era la reggia del Re degli Elfi.

- Stiamo per incontrare Sua Maestà Wiswyrd il re degli Elfi. Quando arrivi al suo cospetto inchinati. -

- Come faccio a riconoscerlo? - A lei gli Elfi parevano molto simili

- Non puoi sbagliare ha una lunga capigliatura argentea raccolta sulla nuca da un cerchio luminoso, ha due profondi occhi verdi molto penetranti. Quando lo guardi negli occhi sentirai di essere senza difese e sarai sicura che ti potrà conoscere forse meglio di te stessa. -

Fecero gli ultimi scalini ed entrarono nel castello, le pareti di legno emanavano la vita dell'albero che ospitava la città, l'atrio era abbastanza ampio e in fondo vi era un tavolo e un trono. Intorno al tavolo delle sedie, di fianco a loro una persona di spalle sembrava leggesse qualcosa, aveva un lungo mantello molto leggero e vaporoso simile al mantello dell'invisibilità di Harry. Le ragazze si fermarono non appena entrate nella stanza, il Re si girò sorridendo e loro si inchinarono.

- Su niente cerimonie cara Demelza e cara Luna venite e sedetevi senza alcun timore.-

La sua voce era melodiosa e rassicurante, le sue parole emanavano amicizia e rispetto. Le due ragazze si sedettero rispettosamente in silenzio.

- Vi ho convocate perché ho delle notizie che vi riguardano. Ci sono degli avvenimenti che stanno succedendo e che dovrebbero essere modificati nel loro corso, altrimenti il vostro mondo magico potrebbe scomparire almeno cosi come lo conoscete oggi. Non è un caso che tu Luna sia qui perché i problemi di cui parlo stanno avvenendo proprio nel tuo paese natale. -

- Vostra Maestà sta facendo riferimento agli ultimi eventi riguardanti il Ministero della Magia? -

- Certamente mia cara, ma anche riguardo a quelli di cui non sei ancora al corrente. Seguitemi. -

Wiswyrd le condusse in un'altra stanza molto piccola arredata solo con tre sedie poste di fronte ad un arco che reggeva un grande vassoio di argento.

- Sedetevi e guardate. -

Presero posto ciascuna su una sedia, anche il Re si sedette facendo un ampio ed aggraziato gesto con la mano. Il grande vassoio incominciò a schiarirsi e delle immagini si stavano formando nello spazio da lui occupato. Mostravano un'ampia sala poco rischiarata e due uomini che stavano parlando, uno era Glutton Greengrass direttore della banca centrale dei maghi l'altro Cornelius Caramel capo dei servizi segreti magici.

- Tutto sta andando come stabilito. Il prossimo trasferimento di Galeoni, sarà anche l'ultimo. Verrà rapinato come al solito, assicurati che le guardie giurate siano dei mezzo sangue. Dovranno essere eliminati come la altre volte. In questo modo la popolazione accetterà le nostre condizioni senza protestare, e noi avremo il controllo economico di tutto il mondo magico. - Disse Glutton.

- Bene. Una volta fatta la rapina non manderemo Arraffo e Ali a ritirare l'oro ma faremo irruzione nel covo della banda con i poliziotti. Arresteremo tutti quelli presenti in flagranza di reato. Contemporaneamente vi sarà un'ispezione nella fabbrica di bacchette Weasley. Uno degli ispettori troverà "per caso" la bacchetta usata per eliminare le guardie giurate così possiamo rendere innocuo il costruttore di bacchette rinchiudendolo in una cella di Azkaban. - Replicò Cornelius.

La scena cambiò mostrava un locale semibuio pareva una cantina. C'era una ragazza e quattro ragazzini.

- Fin'ora siamo stati fortunati, abbiamo eseguito due rapine perfette, ma non abbiamo ucciso nessuno. Temo che le guardie siano state uccise da coloro che ci hanno commissionato i furti. Questa dovrebbe essere l'ultima e siccome non mi fido, apporterò delle variazioni al piano suggeritomi da Arraffo e Alì. D'accordo? -

- Si capo. - Risposero in coro i ragazzini.

- Sono riuscita ad avere il percorso della carrozza blindata, la rapineremo molto prima che giunga al punto previsto. Seguendo il percorso stabilito dovrà attraversare un vicolo buio proprio a metà del vicolo c'è un tombino fognario. Allora il piano è questo, sbarriamo il vicolo rovesciando un carro di cianfrusaglie, il blindato si ferma due di voi escono dal tombino e addormentano le guardie con questo. - Estrasse una boccetta di souphur sophoriferus. - Rompete la boccetta proprio sotto l'asse delle ruote anteriori la carrozza in quel punto ha una piccola apertura adatta allo scopo. Quando si saranno addormentati prelevate l'oro ma non portatelo qui. Appena possibile trasferitelo su una macchina babbana e portatelo in campagna nella cascina della nonna di Scotty. Nascondetelo e non fate ritorno a Londra. Temo che verrò catturata e forse imprigionata, ma vedrò di cavarmela. Chiaro? -

- Si capo. La nonna di Scotty è sorda non si accorgerà di niente. Dobbiamo aspettare tue notizie? -

- Si ma se entro tre mesi non ne avrete fate quello che volete con la refurtiva ma siate prudenti. -

L'immagine cambiò di nuovo ora si vedeva una carrozza blindata arrivare e gli agenti dei servizi segreti nascosti dietro gli angoli delle case e in un pub. Nessuno si fece vivo e la carrozza oltrepassò il punto stabilito per la rapina. Stud, il capo degli agenti, usci da dietro l'angolo e mostrando un distintivo fermò la carrozza.

- Ispezione di routine.-

- Ci hanno appena rapinati circa un quarto d'ora fa nel vicolo buio, non c'è più niente da ispezionare. -

- Scendete! - ordinò disorientato Stud

Scesero dal blindato e non appena furono davanti all'agente si sentì "Avada kedavra" e una luce verde fulminò le due guardie.

- Dannazione Krill, razza di scemo, sono GIA' stati rapinati. Ora non sapremo mai cosa è successo veramente.-

Chiamò immediatamente Shaky Bulstrode, poi lui e i suoi degni compari si dileguarono, il capo della polizia arrivò immediatamente mise sotto sequestro il blindato e fece portare via i corpi prima che arrivassero i giornalisti. Poi si preparò per informare la stampa su quanto era successo alla carrozza blindata.

Le immagini cambiarono ancora, mostravano di nuovo il locale semibuio dove la ragazza era appena entrata. Un attimo dopo la porta cedette sotto un colpo possente e nel locale entrarono una decina di poliziotti bacchetta alla mano. L'Amazzone non oppose resistenza venne immobilizzata da due di loro mentre gli altri perquisivano il locale. Non c'era niente, in effetti, da perquisire dal momento che il locale era vuoto e privo di mobili. Non trovarono niente e uno di loro uscì dalla porta per parlare con Shaky a riguardo.

- La ragazza è pulita capo. -

- Per la miseria! - Mise una mano sotto il mantello ed estrasse un sacchetto pieno di monete. - Provengono dalla rapina precedente, le ho trattenute per casi come questi. Prendi il sacchetto torna dentro e fingi di averlo trovato proprio li. Arresta tutti quelli che trovi in quel locale. Io devo occuparmi di un'altra perquisizione. -

Le immagini cambiarono ora mostravano Diagon Alley e il vecchio negozio di Olivander rimesso a nuovo con una bella insegna "Bacchette Weasley" la scritta era a intermittenza e quando spariva lasciava posto a una bacchetta con la punta a bocca di drago che sputava fuoco. Un gruppo di poliziotti con Shaky in testa entrarono improvvisamente e rumorosamente nel negozio.

- Fermi tutti! Questa è una ispezione! -

Esclamazione esagerata dal momento che nel negozio non c'era anima viva. Ron uscì dal retro bottega nonché laboratorio e si lamentò.

- Miseriaccia, questa è la quarta ispezione che ricevo nel giro di un mese. Ma fate pure. -

I poliziotti misero a soqquadro tutto il negozio creando il massimo disordine, nemmeno un branco di centauri infuriati avrebbe potuto far peggio. Poi uno dei poliziotti si avvicinò al capo con un astuccio contenente una bacchetta, i due confabularono per alcuni secondi.

- Signor Weasley nel suo negozio è stata trovata una bacchetta senza certificazione, ora verificheremo quale uso ne è stato fatto. -

- Impossibile signor Shaky le mie bacchette hanno tutte la certificazione. Sono perfettamente in regola. -

- Devo ammettere che tutte le altre sono provviste di certificazione, tutte tranne questa. -

Estrasse la sua bacchetta la direzionò verso quella "trovata"

- "Prior Incantatio". - Esclamò

Subito, sotto forma di nebbiolina bluastra, apparve la scena dell'uccisione delle due guardie giurate. Ron si sentì mancare, poi protestò con veemenza.

- Mi state fregando razza di imbroglioni, non ho mai visto quella bacchetta in vita mia, conosco i miei diritti, lasciatemi andare. -

Cercò di scappare ma non fece tempo arrivare alla porta.

- "Stupeficium". -

Ron cadde come un sacco di patate.

Le immagini sparirono dal grande vassoio. Gli sguardi di Demelza e sopratutto di Luna mostravano stupore e sgomento. Scese un profondo e imbarazzato silenzio. Dopo alcuni minuti il Re ruppe il silenzio.

Questi sono gli avvenimenti che riducono il potere e la magia delle persone e dei luoghi. Il ridurre l'autodeterminazione delle persone crea dei blocchi nell'energia del mondo. Le persone sopraffatte in quei blocchi ne creano altri. Ne derivano guerre, furti, assassinii, distruzioni, sfruttamento e schiavitù. I luoghi magici sono i primi a risentirne e perdono il loro originario potere, fino a diventare normalissimi luoghi accessibili a tutti e allo sfruttamento di tutti. -

- Se si volesse fare qualcosa a riguardo? - Chiese Luna.

- Nessuna guerra, nessuna azione contro la sopravvivenza delle persone, degli animali, delle piante o dell'ambiente – per quanto possibile – semplicemente cercare di innalzare il benessere e l'energia della cosa che si vuole preservare. È il metodo più semplice ed efficace. -

- Come potremmo farlo? -

- Quando sarà il momento le cose da fare saranno completamente chiare. Solo un consiglio, quando farete ritorno a Hogwarts portate con voi i tre libri che hanno attirato la curiosità di Luna, potrebbero essere di grande aiuto. -

Detto questo il Re congedò le due ragazze e uscì dalla stanza. Luna e Demelza dubbiose fecero ritorno a casa.