Viaggio all'Isola Maledetta


La mattina seguente Harry si svegliò molto presto, si stava preparando per uscire quando la voce di Hermione lo fermò.

- Dove stai andando? -

- Ciao! Se voglio riavere Ron con noi devo in qualche modo trovare una soluzione. Pensavo di andare a Nocturn Alley. -

- Perché in quel postaccio? Tutti lo evitano è diventato una via off limits, chi ci entra lo fa a suo rischio e pericolo. Senza tener presente che qualcuno ti potrebbe riconoscere. -

- Va bene allora accompagnami a Diagon Alley. Incomincerò da li. -

- Dovresti fare un piano prima mi sembra una missione impossibile. -

- Ormai dovresti sapere come vanno le cose, cara amica. Facciamo i piani li rivediamo, controlliamo le possibilità e quando è ora di agire si scatena l'inferno. È sempre andata così e non vedo il motivo per cui possa andare diversamente. Quindi improvviserò. Vieni accompagnami a Diagon Alley. - disse con un tono che non ammetteva repliche.

- Aspetta un attimo. - Hermione entrò nella stamberga per uscire un attimo dopo. - Ecco almeno porta con te questo. -

- Il mantello dell'invisibilità! Grazie. Ora andiamo. -

Si inoltrarono nella foresta proibita per localizzare il mezzo di trasporto che li avrebbe condotti a Londra. Dopo una breve passeggiata trovarono due Thestral, balzarono in groppa e via verso Diagon Alley per scendere elegantemente proprio davanti al negozio di scherzi Weasley e Co.

- Aspettami qui. Devo fare una cosa. - Disse Harry sparendo in una via laterale.

Hermione aspettò, il tempo passava e di Harry nessuna traccia. Stava considerando di essere stata fregata dal suo amico quando un mendicante le si avvicinò.

- Signorina ha qualche zellino da darmi. Ho una fame boia. -

- Se ne vada sto aspettando un amico. -

- La prego signorina mi aiuti. - Insisté il mendicante

- Se ne vada. - disse nervosamente Hermione continuando a guardarsi intorno nel tentativo di scorgere Harry.

- Faccia la carità bella signorina. - Implorò a mani giunte il mendicante

- Mi lasci stare, non mi disturbi ulteriormente o chiamo le guardie. - disse ansiosamente mentre si voltò per vedere se Harry stesse arrivando.

Il mendicante busso delicatamente sulle sue spalle. Arrabbiatissima Hermione si voltò urlando:

- Le ho detto di lasciarm ... oh ma sei tu Harry. Mi hai presa per i fondelli. -

- Ehm si ... Scusa ma dovevo dimostrarti che se voglio posso non farmi riconoscere. -

- Esame passato cum laude. - disse ridacchiando. - Stavolta non chiederò come hai fatto da quando sei tornato sei una sorpresa unica. -

- Ah! Ah! Ah! Tu lo chiameresti Incantesimo Esaustivo Irriconoscibile! Io abilità acquisita di Metamorfomagus. Bene ora puoi stare tranquilla lascia fare a me, ora ti lascio e vado a Nocturn Alley. Arrivederci. -

Harry si diresse a passo spedito verso la via più malfamata della città. Entrò nel vicolo stando attento a ciò che stava succedendo. Era calmo tranquillo ma estremamente all'erta. Un tipaccio grosso dalla folta barba e dai canini insolitamente aguzzi gli si parò di fronte, lo squadrò e bisbigliò:

- Dammi tutti i soldi che hai. -

L'alito del tipo era maleodorante e il ghigno estremamente minaccioso. Harry lo fissò senza muoversi. Il malvivente allungò la mano per afferrarlo ma muovendosi molto velocemente Harry gli afferrò un braccio tirandolo verso di sé, nello stesso tempo si spostò di lato facendo lo sgambetto al tipaccio che si era sbilanciato. Cadde come un sacco di patate sbattendo la testa contro il muro del vicolo rimanendo esanime. Le persone che si erano raccolte intorno ai due, visto l'avvenimento, si allontanarono facendo finta di niente. Harry continuò nella sua passeggiata in quel vicolo quando alle sue orecchie giunsero le parole "drago" e "addestramento". Si fermò e rimase in ascolto, nascosti in un antro due uomini bisbigliando stavano discutendo animatamente.

- La paga è molto buona, di questi tempi non è facile guadagnare mille Galeoni. -

- Certo, ma se non hai la possibilità di spenderli... Questo non è un lavoro è un suicidio. -

- Suvvia si tratta di scortare un Drago per alcuni chilometri. -

- Appunto! Lo hai visto? Non ne usciremo vivi. Io non ci sto. Non so nemmeno dove lo dovranno portare. Ci vediamo. -

- Ok bell'amico farò da solo. Per la cronaca lo invieranno ad Azkaban. -

Rimasto solo l'uomo fece per uscire dall'antro ma si trovò la strada sbarrata da Harry.

- Chiedo scusa ma non ho potuto fare a meno di sentire. Stai cercando qualcuno che ti aiuti a scortare un Drago? Eccomi! Lo hai trovato. -

- Chi sei? -

- Questo non è importante. L'importante è la mia capacità di trattare con i Draghi, devi andare sulla fiducia prendere o lasciare. -

- Se accetto, bada bene ho detto se, qual'è il compenso che chiedi? -

- Trecento Galeoni. -

- Affare fatto. Ma prima mi devi dimostrare di saperci fare. -

- Ok. -

Uscirono dall'antro ed entrarono nell'Emporio di Magia Nera usarono il camino e con la polvere volante arrivarono nel camino di un vecchio cascinale costruito in aperta campagna. Uscirono dalla casa ed esplorarono i dintorni, nessuno in vista solo un'ampia prateria e degli alberi. Harry stava pensando di aver sbagliato a pronunciare il luogo quando si udirono dei forti rumori e delle voci concitate, si avvicinò cautamente per vedere cosa provocava qui rumori e vide seminascosto da alcuni filari di alberi un drago furioso, un Dorsorugoso di Norvegia ben legato e tenuto a bada da una decina di uomini che lo riuscivano contenere a stento. Harry riconobbe Norberta, dalla macchia scura sotto il mento a forma di fagiolo. Le si avvicinò la guardò dritta negli occhi poi fece un cenno. Il drago abbassò la testa e Harry bisbigliò qualcosa al suo orecchio. Norberta si calmò immediatamente e rimase li seduta come un cagnolino.

- Bene mi hai convinto. Ora dobbiamo condurlo sulla costa nei pressi di Swansea dove verrà preso in custodia da altri. -

- Bene allora lo cavalcheremo. - rispose Harry

L'uomo lo guardò sbigottito, stava tremando di paura, ma Harry si era già issato in groppa al Drago e gli stava facendo cenno di sbrigarsi. Dopo una dura lotta con il suo terrore l'uomo salì titubante sulla groppa del dorsorugoso. Harry, bisbigliò qualcosa all'orecchio destro del Drago, fece cenno agli altri di liberarlo e subito dopo si levarono in volo.

Quando si riebbe e il fiato ritornò nei suoi polmoni l'uomo cercò di saperne di più.

- Come ti chiami? -

- Vernon -

- Vernon e poi? -

- E poi basta. -

- Sei un domatore di Draghi? -

- No ma ci so fare. -

Le risposte secche di Harry e il terrore di cavalcare un drago scoraggiarono il tipo dal porre ulteriori domande e il resto del viaggio si svolse nel più assoluto silenzio. Sorvolarono una larga foresta e seguirono i boschi fino ad atterrare al margine di Clyne Wood nei pressi della costa. Ad attenderli c'erano due uomini e una donna che controllavano con i loro Patronus otto Dissennatori fermi ai lati di una enorme portantina. La donna disse all'accompagnatore di Harry di scendere e di lasciare che lo rinchiudessero nella portantina per il trasporto ad Azkaban. Nel frattempo Harry si era nascosto sul fianco del drago fuori dalla vista dei presenti e quando Norberta fu a terra le bisbigliò di nasconderlo sotto la sua ala. I due uomini pagarono il compagno di avventura di Harry e sotto gli ordini della donna caricarono il drago sulla portantina. La porta si chiuse e Norberta con Harry rimasero al buio lanciati verso una nuova avventura.

Non potendo usare la vista Harry si affidava alle poche percezioni che riusciva a captare, sentì la portantina prendere il volo e scivolare leggera in aria, il tempo scorreva lentamente, nessun cenno di decelerazione o di abbassarsi di quota, ma a un certo punto sentì un sussulto e una strana sensazione allo stomaco come se fosse caduto da un palazzo di dieci piani. Anche Norberta diede segni di nervosismo ma l'inconveniente sparì velocemente così com'era venuto. Pochi minuti più tardi Harry sentì la portantina scendere e allora si nascose sotto l'ala del drago pensando che l'arrivo fosse imminente. Infatti la portantina si fermò, dall'esterno proveniva un forte rumore di acqua che cadeva dall'alto in alcuni momenti il boato era veramente assordante. La porta si aprì e la luce irruppe nell'angusto locale Norberta ebbe un fremito di nervosismo e poi uscì in fretta dalla portantina. Sbirciando da sotto l'ala poteva vedere un ampio spiazzo pavimentato con nuda roccia e una torre alta come la più alta torre del castello di Hogwarts, ai suoi lati la cascata che provocava quell'assordante rombo si perdeva a vista d'occhio sia a destra che a sinistra della torre. Alzò gli occhi e vide che la cascata era molto più alta della torre e che parte di essa cadeva sulla parte superiore ma non scendeva lungo i muri. Doveva esserci un altra uscita per tutta quell'acqua.

Ad accogliere Norberta c'era solo una ragazza, mentre le guardie erano tutte raccolte verso l'entrata della torre e si tenevano a debita distanza dal Drago. La ragazza era alta ben proporzionata, molto bella con i capelli raccolti a treccia ma era alquanto sporca e dai vestiti laceri. Senza alcun timore si parò davanti a Norberta e stette li immobile a fissarla. Harry sentì che il respiro del drago andava via via normalizzandosi e i muscoli che erano tesi ora si rilassavano. Quando il drago fu calmo la ragazza gli fece cenno di seguirla e lo condusse verso l'entrata della torre. Entrarono da quel grande portone fatto da due blocchi interi di pietra e scolpito con simboli sconosciuti ad Harry, attraversarono un muro molto spesso e poi si sentì di nuovo cadere l'acqua, in effetti c'era una cascata all'interno della torre e loro la stavano attraversando su una specie di ponte levatoio sempre formato da un blocco unico di pietra. Attraversarono un altro portone e si trovarono al centro della torre. Il piazzale era molto grande a forma triangolare cinto da tre pareti altissime ognuna delle quali aveva una serie di minuscole finestre, Harry dedusse che fossero le celle della prigione. La luce entrava dall'alto, fioca, il soffitto era formato da una cupola di un materiale simile al vetro sul quale scorreva l'acqua della cascata. Il drago fu condotto all'interno di una delle pareti quella vicina al versante della montagna e da qui a una grande sala sotterranea, una grotta scavata nella roccia della montagna. Le guardie che avevano, a debita distanza, scortato il drago e la ragazza chiusero la porta della grotta e se ne andarono. Harry si assicurò che nessun altro oltre a Norberta e la ragazza fosse presente in quella sala e poi scivolo fuori da sotto l'ala.