1 settembre - Presentazioni

11,26 - Vagone numero 15


Abbassai la mano che gli avevo teso per aiutarlo e alzai di poco gli occhi. Mi chiesi se si fosse offeso o arrabbiato. Riuscivo a malapena a guardarlo in viso , ero in imbarazzo...
"S- salve, scusami per...bè...per aver aperto così bruscamente la porta" sentii le mie guance diventare bollenti. Non aspettai una risposta, avevo paura che mi avrebbe mandato a quel paese...rimasi esitante per qualche istante tra il corridoio e il vagone; poi mi decisi ed entrai. Chiusi le portine, sistemai la gabbietta di Cagliostro sul sedile e mi sedetti. Anche il ragazzo, a cui per poco non procuravo un trauma cranico, si era seduto.
Mancavano pochi minuti alla partenza, c’era ancora un caos incredibile nel corridoio, si sentivano risate e borbottii, eppure nel vagone era sceso un silenzio innaturale. Non riuscivo a dire niente, ero troppo dispiaciuta per quello che era successo...*certo però, cosa ci faceva piegato per terra?* pensai *chiunque non lo avrebbe visto così nascosto, in più c’era gente che mi spingeva, sono dovuta entrare velocemente per non essere schiacciata dalla folla* cercavo di consolarmi da sola, in fin dei conti, non lo avevo fatto di proposito.
Poi ad un tratto iniziai a dire qualcosa, ma era come se non riuscissi a controllarmi, come se stesse parlando una terza persona invisibile “ io mi chiamo Vea...Vea Charm” mi fermai per prendere il respiro “ sono del terzo anno, di Corvonero...”sorrisi appena e sempre con l’impressione di non essere io a parlare o a muovermi, allungai ancora una volta il braccio, per una stretta di mano, nella speranza di una risposta.

Vea Charm
III anno, Corvonero