La Colonna di Energia


Il resto del giorno scivolò via tenendo occupati gli otto amici sul trovare una soluzione per entrare in quella porta di roccia nera. Vennero proposte varie soluzioni una più improbabile dell'altra, nessuna delle quali poteva essere attuata. Hermione provò gli incantesimi che le sembravano adatti per aprire il passaggio ma non successe niente, Ron e Neville perlustrarono accuratamente ogni centimetro quadro ma non trovarono alcun meccanismo segreto, Enceladus provò ad alzare il suo livello di energia ma la barriera era sempre li solida come non mai, Harry e le altre ragazze si limitavano ad osservare gli sforzi dei loro compagni. La sera era ormai arrivata, sconsolati e stanchi si sdraiarono nelle loro brande per abbandonarsi a un sonno ristoratore. Il mattino dopo si alzarono, Hermione fu la prima, e si accorse che era già giorno da un pezzo svegliò gli altri di tutta fretta e ricordò a Harry la sua promessa.

- Come intendi aiutarli con quella colonna di energia? -

- Con le nostre bacchette, ne abbiamo già fatte in passato. -

- Si certo, sempre che siano la stessa cosa. -

- Ne sono convinto. -

Si diressero verso quella strana costruzione a forma di osservatorio, dove trovarono i sacerdoti ad aspettarli.

- Finalmente dobbiamo affrettarci. - Disse il nonno di Ency.

Con passo veloce i tre sacerdoti condussero i ragazzi lungo una delle vie della città fino ad arrivare a una strana costruzione scavata nella roccia che ricordava una meridiana.

- Eccoci arrivati. Questo è un orologio solare e quando l'ombra della pietra cade esattamente sul lato destro di quel gradino è il momento giusto per innalzare la colonna di energia e dovrebbe essere mantenuta fino a quando non raggiunge il lato sinistro. Normalmente noi ci posizioniamo sopra la pietra ma non ho idea di come dovreste posizionarvi. -

- Penso di saperlo, Ron e Mirina andrete alla base della pietra a Nord tu guarderai verso nord e Mirina verso sud, Enceladus e Demelza a Ovest, Neville e Luna a Est e io e Hermione a sud. Quando siamo in posizione estraiamo le bacchette e le puntiamo verso il cielo. Il Sacerdote darà il segnale. -

Passarono alcuni minuti di trepidante attesa poi il sacerdote rivolto verso il gradino diede il segnale. Una debole colonna di energia si innalzò dai tre anziani, ben presto però fu raggiunta da quelle sprigionate dalle bacchette e dalle mani di Harry. I quattro fasci provenienti dalle bacchette si innalzavano a spirale avvolgendo la debole colonna innalzata dai sacerdoti rafforzandola. Persero la cognizione del tempo mentre un'enorme colonna di energia dorata raggiungeva il cielo e si espandeva fino a coprire tutta la città. Pochi minuti o un'eternità, era come se si trovassero fuori dal tempo, finalmente l'ombra della pietra raggiunse la sponda sinistra la colonna andò via via affievolendosi fino a scomparire. I ragazzi abbassarono le bacchette e si volsero con aria interrogativa verso i sacerdoti, i quali ricambiarono il loro sguardo con evidente soddisfazione sciogliendo la tensione che li attanagliava.

- Penso sia la miglior colonna che io possa ricordare. - Disse il sacerdote anziano.

- Venite offriremo un banchetto in vostro onore. - Li invitò il nonno di Enceladus.

Mentre si avviavano verso la "torre di astronomia" Luna e Demelza tirarono in disparte Harry.

- Improvvisamente abbiamo realizzato come entrare. - Disse Luna

- Sentiamo. -

- Ricordi cosa ha detto il sacerdote? -

- Che "nessun sacerdote del più alto livello è mai riuscito nell'impresa da secoli"? -

- No! - Esclamò con tono di rimprovero Demelza. - "Ora la porta per quel mondo è stata chiusa in modo da impedirne l'entrata a qualsiasi essere dotato di un corpo." -

- Si ricordo. E con ciò? -

- Come con ciò! - Risposero all'unisono le due ragazze.

- Se sogni non hai un corpo Harry! - Sbottò Demelza.

- Geniale! - Disse guardandole con grande sorpresa. - Veramente geniale, ma io sono ancora un po' scarso in quel campo. -

- Non ti preoccupare ti aiuteremo noi. A stanotte. Porterò io il Caduceo non sono sicura che tu possa portare oggetti mentre sogni. -

Quando arrivarono il banchetto era già stato preparato e Ron, come al solito bacchettato da Hermione ("Ronald Weasley possibile tu debba sempre ingozzarti"), aveva già iniziato a servirsi, si sedettero e fecero onore a quelle prelibatezze. Il banchetto proseguì festosamente, Harry notò che l'atmosfera del luogo era in qualche modo cambiata, ora si poteva affermare che la cappa di impotenza presente al loro arrivo fosse svanita. Con estrema soddisfazione il sacerdote anziano annunciò che, dopo molti anni di attesa, si erano appena presentate quattro persone, due ragazzi e due ragazze, per essere addestrate alla loro successione. La composizione del gruppo era stabile quindi si poteva prevedere un futuro radioso per tutta la comunità. Il banchetto terminò, i partecipanti lasciarono il luogo per una rilassante passeggiata, dopo aver visitato la città e le sue frenetiche attività, Harry e gli altri si diressero, quasi involontariamente, verso la roccia che avrebbero dovuto oltrepassare. Quando vi giunsero Hermione lanciò ad Harry un'occhiata piena di speranza e di disperazione senza però proferire parola, Harry contraccambiò lo sguardo e sorrise, quel sorriso fu ricevuto, dalla ragazza, come "abbi fiducia alla fine tutto andrà bene", e le ne rimase alquanto stupita. Nessun altro membro del gruppo chiese o propose metodi per oltrepassare quell'entrata, in qualche modo la riuscita dell'impresa era stata demandata ad Harry e spettava a lui trovare il sistema per avere successo.