Maya Quidditch


La partita ebbe inizio, gli avversari scattarono all'unisono lanciandosi la palla evitando le azioni difensive di Mirina ed Harry, erano molto veloci e volavano benissimo con le loro cavalcature, uno di loro arrivò molto vicino al cerchio e lanciò la palla che Ron a fatica riuscì a respingere d'istinto consegnando però la palla all'avversario più vicino che stavolta non sbagliò il bersaglio. Uno a Zero la palla fu ceduta a Enceladus, volando all'indietro cercava di farla pervenire a Harry che si era spostato tutto sulla destra lanciò la palla e Harry l'acchiappò ma un violento colpo di coda di un drago avversario cercò di disarcionarlo. Per mantenere l'equilibrio perse la palla che fu prontamente recuperata da un avversario che la passò a un compagno libero per il Due a Zero. Ency raccolse la palla e stavolta la passò a Mirina che lanciandosi in uno spericolato volo rasente al terreno evitò due avversari per poi lanciarla in alto dove fu raccolta da Ron che con grande calma la infilò dalla parte giusta del cerchio Due a Uno. Di nuovo la palla fu degli avversari tre di loro si lanciarono in una folle corsa in alto passandosi ripetutamente la palla mentre il quarto stava puntando dritto contro Ron. Spaventatosi si spostò proprio nel mentre in cui il suo avversario riceveva la palla per poi infilarla senza alcuna difficoltà nel cerchio Tre a Uno. La palla tornò a Enceladus che la passò a Mirina tentando di ripetere la precedente vittoriosa azione ma stavolta gli avversari volavano compatti per racchiuderla e costringerla ad indietreggiare, in quel momento proveniente da destra Harry fece una stretta inversione facendo si che la coda del suo destriero disarcionasse un paio di avversari che volavano in formazione, Mirina ne approfittò subito passando la palla a Ron che ripeté il precedente colpo vincente Tre a Due. Gli avversari riebbero la palla e passandosela velocemente arrivarono nei pressi di Ron uno di loro volò vicinissimo al drago e diede una forte manata sul fianco della bestia che scartò per il dolore la porta era sguarnita così il portatore di palla tirò, ma dal basso il drago di Harry stava risalendo come un fulmine acchiappò la palla e la passò velocemente a Mirina che segnò il punto Tre a Tre. Di nuovo gli avversari partirono dal fondo con la palla stavolta furono subito attaccati da Mirina ed Harry simultaneamente che avevano incrociato le traiettorie le code dei loro draghi disarcionarono due avversari uno era anche il portatore di palla Mirina la recuperò prima che toccasse terra e prontamente la lanciò a Enceladus che non ebbe difficoltà a fare il punto Tre a Quattro. Toccò ancora agli avversari a mettere in gioco la palla avanzarono verso la porta difesa da Ron in formazione a freccia tre davanti e uno dietro, il portatore di palla; quella formazione impediva di contrastarli Harry e Mirina volando velocemente cercarono di inserirsi tra i tre e quello con la palla, ci riuscirono in parte spaventando il drago di quest'ultimo che prima di perdere l'equilibrio scagliò la palla con forza lontano da sé. La palla si stava allontanando dal campo da gioco e fu subito inseguita da tre avversari e da Ron, Mirina ed Harry che erano i più vicini mentre Enceladus si sistemò a guardia della porta. Il Drago di Harry era nettamente più veloce degli altri ma la palla stava quasi per toccare terra, con una manovra spericolata volando a filo del terreno e abbassando al massimo la mano Harry riuscì a recuperarla. Si voltò era molto distante dal terreno di gioco ed era seguito da Mirina e Ron e dagli avversari. I suoi due compagni capirono la situazione e improvvisamente invertirono il senso di volo provocando un grosso scompiglio negli inseguitori che dovettero scartare per evitarli fornendo così a Harry un grosso vantaggio. Ritornò come un fulmine sull'area di gioco ormai priva di ostacoli e fare il punto decisivo fu una passeggiata, la partita era vinta. Atterrarono tutti nello spiazzo ed Enceladus andò dal suo amico a reclamare la libertà per i compagni prigionieri. Seppure a malavoglia condussero i vincitori all'interno della piramide dove giacevano legati. Li slegarono e raccolsero anche le loro cose che erano state abbandonate li con loro. Diedero fugacemente un'occhiata all'interno e a circa mezz'altezza notarono tre bossoli contenenti dei corpi. I corpi parevano ancora vivi ma paralizzati Harry pensò che questi erano i tre Maghi dell'Acqua prigionieri dello stregone. Al che Enceladus si rivolse ai tre ragazzi chiedendo loro come fare per liberarli.

- Non lo sappiamo, solo il Signore delle Grotte, potrebbe dirvelo visto che è stato lui ad imprigionarli. - Disse il ragazzo più alto. -

- Grazie! Dove possiamo trovarlo? -

- Di solito lui si presenta a noi. Penso sia nelle grotte del cenote Ik Kil, a sud-est qui vicino. -

- Potete condurci in quel luogo? -

- Non se ne parla. Non vogliamo guai con quell'essere infernale. -

Detto questo si dileguarono. Ency spiegò agli altri il succo della conversazione. Harry decise di andare da solo alla ricerca dello stregone ma Luna e Neville insistettero con forza per accompagnarlo. Con passo deciso si avviarono alla ricerca dello stregone dirigendosi verso l'area indicata dai ragazzi. In breve arrivarono al sito dove una grossa pozza giaceva sotto il livello del suolo. Attorno all'acqua vi era il camminamento per i turisti, ma ciò che potevano apparire come grotte erano in alto sulla parete rocciosa. Ce n'erano più di una e dopo un breve conciliabolo decisero di esplorare le tre più grosse una per ciascuno. Bacchette alla mano entrarono nei cunicoli Neville stava percorrendo un sentiero in discesa che a un certo punto divenne un'ampia scalinata. Acuì i sensi e continuò all'improvviso la luce della sua bacchetta illuminò una figura umana che dopo averlo notato scese di corsa verso il buio della grotta. Prese un momento di sosta per riordinare le idee sicuro che il tipo fosse corso ad avvertire il suo padrone quando un rumore dietro di lui lo fece voltare di scatto.

- Luna! Mi hai quasi fatto prendere un colpo. - La rimproverò sorridendogli.

- Le grotte che abbiamo attraversato conducono entrambe a questa scalinata. - Affermò.

Proprio in quel momento un grosso fuoco si accese illuminando una sala circolare all'apparenza vuota. Un nugolo di pipistrelli volò sopra le loro teste per abbandonare in fretta quel luogo. Neville e Luna si guardarono e con bacchette pronte alla difesa scesero verso il centro della sala. Ma scesi pochi gradini videro formarsi, proprio dietro al fuoco, una nuvola di fumo che ben presto assunse le sembianze di una persona. Indossava una lunga tunica nera, aveva capelli lunghi bianchi che gli oltrepassavano le spalle lunghi baffi orizzontali e un altrettanto lungo pizzetto. Le guance scavate facevano risaltare il lungo naso ma soprattutto due penetranti occhi rossi. Luna alzò la bacchetta pronta ad usarla ma venne subito fermata da Neville che le afferrò il braccio.

- Non è una persona, non è solido, è una proiezione. Non potremo colpirlo ma non ho idea se lui lo possa fare a noi, quindi mettiamoci al riparo. -

Entrambi ebbero la stessa reazione, risalirono la scala per riparasi dietro una sporgenza della roccia. In quel momento una decina di palle di fuoco si levarono dal falò e si diressero a gran velocità verso di loro.

- Aguamenti! -

I due amici lanciarono contemporaneamente lo stesso incantesimo evitando di essere colpiti. Al che avvistarono una nuvola di pipistrelli che si dirigevano verso di loro più veloci dei Folletti della Cornovaglia.

- Immobilis! - ... - Repello! - ... - Protego! -

Gli incantesimi ebbero effetto, una gran parte degli animali si schiantò sullo scudo, un'altra parte vennero scaraventati via ed alcuni rimasero sospesi per aria.

- Oppugno! -

Neville li diresse contro quell'apparizione, che scomparve improvvisamente lasciando cadere, qualcosa simile a una pietra, proprio nel luogo in cui si ergeva qualche secondo fa.

- Accio pietra! -

In questo modo Luna si assicurò quell'oggetto. La esaminarono attentamente, poi Neville affermò:

- Farà di tutto per riavere questa pietra, forse è meglio affrontarlo tutti insieme e fuori da qui. Andiamo. -

Luna non obiettò, velocemente ritornarono sui loro passi, quando raggiunsero l'uscita videro Harry, mentre un brontolio sordo sembrava risalire le viscere della terra.

- Presto ritorniamo alla piramide. - Le parole di Neville non ammettevano replica.

Velocemente raggiunsero gli altri all'interno quando un sottile presentimento si insinuò nella mente di Harry:

- Mano alle bacchette. -

Gli otto si precipitarono fuori dalla piramide, quando furono nel mezzo del piazzale antistante sentirono un forte urlo gutturale proveniente dalla sommità dell'edificio. Lassù si stagliava una figura sinistra, il tipo con la lunga tunica nera impugnava un grosso bastone alla cui sommità era incastonato un brillantissimo cristallo. Lo stregone puntò il suo bastone contro gli otto che come un sol uomo si ripararono con un incantesimo scudo. La maledizione lanciata dallo stregone si stava scontrando con lo scudo provocando una situazione di stallo, Harry e i suoi non riuscivano a smorzare l'impeto della maledizione e lo stregone non riusciva a far breccia. Luna però aveva escogitato qualcosa, muovendosi impercettibilmente passò la bacchetta nella mano sinistra e con la destra estrasse la sua seconda bacchetta. Senza perdere la concentrazione sporse a lato la mano e puntò la bacchetta in alto alla destra della piramide.

- Expelliarmus! -

L'incantesimo assunse una traiettoria curvilinea e andò a colpire il bastone dello stregone facendolo volare via. Lestamente Harry si lanciò per recuperarlo mentre i suoi compagni lanciavano tutte le maledizioni conosciute contro il loro avversario riducendolo a un innocuo lumacone pietrificato. Harry esaminò il bastone, osservando attentamente il cristallo poteva scorgere tre volti, presumibilmente erano le tre persone imprigionate all'interno della piramide. Decise così di rientrare dirigendosi verso quei bozzoli, mentre i giovani ragazzi avendo visto la fine del loro padrone se la diedero a gambe. Puntò il cristallo del bastone su uno di essi e subito il bozzolo si sciolse lasciando scivolare sul terreno il suo contenuto, fece così anche per i rimanenti liberando dal giogo i tre Maghi. Pur camminando a stento riuscirono a uscire dalla piramide per vedere il loro nemico sconfitto. Enceladus si diresse di corsa a chiamare il suo amico Xoloc e il suo popolo adesso che lo stregone era stato sconfitto erano liberi.

La notizia si diffuse velocemente e gli otto ragazzi furono accolti come eroi, fu subito approntata una festa in loro onore introdotta da un lauto banchetto. La grande tavolata fu approntata nelle grotte dove vivevano coloro che si erano rifugiati dalla prepotenza dello stregone nero, gli abitanti di quella città si mescolarono con gli otto festeggiati dividendoli in diversi gruppetti. Dopo aver banchettato Harry notò che Demelza, Luna e Enceladus avevano lasciato la tavolata in compagnia di una anziana signora, a dire il vero, dall'apparenza molto stramba, Neville aveva seguito uno dei tre maghi appena liberati mentre Mirina e Ron ne avevano seguito un altro. Alla fine del banchetto rimasero solo un Mago, Harry ed Hermione.

- Dove sono andati i nostri amici? -

- Oh le due ragazze ed Ixtil sono andate a perfezionare la loro capacità di sognare con Huetza, Il ragazzo e la ragazza sono andati con Nauhy per studiare il comportamento umano e come utilizzarlo, mentre il ragazzo e Ihuity sono andati a studiare le piante.-

- Ho capito ma noi abbiamo una missione da compiere, scoprire come purificare la Coppa di Tassorosso. Non vorrei perdere tempo. - Rispose Harry.

- Quale coppa? -

- Ah dovrebbe averla Luna, una di coloro che dovrebbe migliorare il sognare. -

- Si da il caso che sia io a portare la coppa. - Disse Hermione estraendone i resti contorti dalla sua particolare borsa.

- Per Quetzalcoatl questa dovrebbe essere la coppa della vita. -

- La coppa della vita? -

- Certo. Si narra che fosse stata generata da Luztlán un essere molto antico che bramava la conoscenza. Cercava di conoscere l'infinito pur sapendo di non potercela fare, resosi infine conto di questa impossibilità e stordito dalla cosa cadde. Batté la testa e dalla sua fronte si generò questa coppa, che la si può ritrovare nelle leggende in quasi tutte le parti del mondo. Coppa della vita perché la conoscenza è vita. -

- Grazie ma come possiamo rimetterla in sesto e purificarla? -

- Una delle nostre leggende dice che la coppa potrà essere purificata solo dalla sorgente della purezza situata nel punto più basso di Chichén Itzá e che sgorga dal cristallo. Quando l'acqua diventerà limpida la coppa sarà purificata. Non ho idea di come rimetterla in sesto. -

- Bene dov'è questa fonte? -

- Nessuno lo sa. Sebbene questa sia la Chichén Itzá si presume non sia quella della leggenda. Per quanto ne so era una città sotterranea a forma di piramide rovesciata. La punta era un enorme cristallo dal quale sgorgava una fonte miracolosa dai magici poteri curativi. Ma per quanto l'abbia cercata non l'ho mai trovata.

- Penso sia il luogo giusto. Arriviamo dal Tibet dove vi era una leggenda in cui due gemelli fondarono due città Shambala e Chichén Itzá dalla prima siamo potuti arrivare direttamente qui tramite un antichissimo e magico passaggio. Siamo atterrati proprio nel pozzo a sud della piramide. -

- Interessante ho esplorato quel pozzo in lungo e in largo ma non ho trovato nessun indizio di una antica città. -

- Vediamo. - Li interruppe Hermione – Il nome della città significa "Alla bocca del pozzo degli Itza". Per me sta a significare che la città si trova nei pressi del pozzo, Itza significa anche magia dell'acqua quindi si dovrebbe vedere tramite l'acqua. -

- Fa senso andiamo al pozzo. -