3 settembre - Parole di lacrime

20,40 - Sala Grande/Guferia
PG:Kiki Suzuki


Guardai Kiki allontanarsi. Per la seconda volta nella giornata sentii una fitta trapassarmi lo stomaco. Perchè si era comportata in quel modo? Non pensavo di aver preso il braccio che le faceva male, non l'avevo fatto apposta! Ma Kiki si offese e se ne andò scocciata, seguita dal mio sguardo.
I rumori della Sala Grande si affievolivano sempre di più e le voci allegre degli studenti erano sostituite da un vuoto incredibile. Per la seconda volta di quella triste giornata avevo offeso, o comunque fatto soffrire senza farlo apposta qualcuno. Gli occhi mi si riempirono di lacrime calde, che aspettavano solo di uscire. Guardai un'ultima volta le scale e poi, come spinta da qualcuno, corsi più veloce che potevo verso la Guferia. Volevo far volare la mia tristezza. Salii le scale che portavano alla torre ma mi fermai sugli ultimi scalini. Avevo sempre avuto paura della Guferia, specialmente di sera. Ma era il luogo più appartato di tutta Hogwarts, senza contare gli sgabuzzini. Con le mani tremanti tirai fuori dalla borsa carta e penna e iniziai a scrivere ai miei genitori. Le lacrime cadevano sul foglio e sbavavano l'inchiostro 'Cari mamma e papà, come va? Qui va tutto malissimo. In principio ho litigato con un ragazzo che non conoscevo per una faccenda che non posso rivelarvi. Abbiamo fatto pace, certo, ma è successo qualcosa di più grosso! Senza farlo apposta ho fatto male alla mia compagna di stanza Kiki Suzuki. Vi ricordate di Kiki? Lei si è offesa e ora temo non mi voglia più parlare... cosa devo fare? Rispondetemi al più presto! Sono disperata... vostra Alex.' Sospirai. Piegai il foglio e salii gli ultimi scalini. Presi il primo gufo della scuola che mi capitò fra le mani e gli legai alla zampa il mio messaggio. "Vai piccolo..." bisbigliai. Quello prese il volo e sparì oltre le montagne. Ero così triste che non mi accorsi di una figura nera appostata vicino ad una delle finestre.
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Alexandra Joy,
IV anno, Grifondoro