3 settembre - Una tragedia evitata

21,45 - Corridoio Secondo Piano
PG:Kumigo Ogawa, Dominic Whisp


Non ebbi il tempo di ringraziare Kumigo per le sue parole, con le quali era riuscito a risollevarmi. Tutto quello che aveva detto, lo avevo riscontrato nel mio cuore.
Mi ritrovai Vea tra le braccia, in un mare di lacrime. Non riuscii a dire niente inizialmente. Restai con le braccia aperte e sbalordito. Guardavo Kumigo, come in cerca di una risposta. Sembrava uno scherzo...un attimo prima stavamo parlando di Vea, e l'attimo dopo era apparsa lì, in lacrime...smisi di pensare a uno scherzo, quando sentii quel pianto. Era qualcosa che ti prendeva il cuore solo a sentirlo.
Chiusi le braccia e strinsi a me Vea. Dovetti trattenere io stesso le lacrime, mentre cercavo di domandarle cosa era successo...parlava a tratti, senza specificare...sentivo le sue lacrime scendere vicino al mio collo.
Tra le parole disperate, riuscii a coglierne solo qualcuna: corsa via, confusa...Dom. Pian piano iniziai a capire. Era successo qualcosa con Dominic, e non una cosa da poco, se mia sorella piangeva così. Qualcosa che doveva averla turbata davvero tanto. Non l'avevo mai, MAI, vista così.
Poggiai una mano sulla sua testa, accarezzandole i lunghi capelli e cercando di calmarla "Vea...Vea...ascoltami..." iniziai a parlarle sottovoce "...si risolverà tutto...vedrai..." sembrava che nulla riuscisse a far smettere quel pianto "...ti aiuto io ok? Devi calmarti però...altrimenti non posso capire e non posso aiutarti..." lentamente iniziò a piangere sempre di meno...le lacrime scendevano comunque e il respiro era ancora molto agitato, ma erano il risultato di tutta quell'agitazione. Iniziò anche a tremare. La strinsi più forte a me e le posai il mio maglione sulle spalle. Il suo corpicino iniziò a calmarsi e a rilassarsi...mi ricordava quando da piccola si faceva male e correva a piangere da me...Era stremata, anche volendomi parlare, non c'è l'avrebbe fatta quella sera e non le avrebbe nemmeno fatto bene. Quello che le serviva, era dormirci su.
Mi alzai in piedi, tenendo ben stretta Vea e prendendola bene in braccio.
"Scusami, stasera ti sto facendo impazzire, da una parte all'altra della scuola..." dissi rivolto a Kumigo, parlando sempre sottovoce, per non disturbare Vea che lentamente si stava addormentando "Kumigo, io devo ancora ringraziarti...se non fossi arrivato tu, con le tue parole a far riflettere questo povero sciocco, adesso avrei fatto un errore immenso..." prima che arrivasse Kumigo ero deciso a non parlare con Vea finchè non si sarebbe resa conto di quanto mi avesse trascurato. Ma grazie al cielo, il mio amico, mi aveva aiutato a non commettere quell'errore...

William Charm,
VI anno, Corvonero