3 settembre - Una lettera

22,15 - Dormitorio Femminile 3 Grifondoro
PG: Kiki Suzuki


Entrai di soppiatto nella stanza. Kiki era profondamente addormentata. *Non si è neppure tolta i vestiti.* pensai ridacchiando. Mi avvicinai furtiva al mio letto e vi trovai un gufo. Era lo stesso gufo che avevo mandato dai miei genitori. Strano che fosse già arrivato. Lui mi tese la zampetta a cui era attaccata una lettera. La presi e la lessi con il cuore in gola. Diceva:
'Cara Alexandra. Qui va tutto bene. Abbiamo riflettuto molto su quello che ti è successo e siamo arrivati alla conclusione che Kiki sia stata ingiusta. Ma è anche vero che tu hai fatto molto male a prenderle il braccio rotto.' *Ma non l'ho fatto apposta!* pensai indignata. Continuai a leggere.
'Credo che quella scuola non ti faccia bene, è piena di soggetti molto indisciplinati! Già gli altri anni ti è capitato di litigare con qualcuno...' *Sono cose che succedono!* pensai sbuffando. 'Magari ti troveresti meglio in un'altra scuola. Magari in una scuola dove tutti gli alunni si comportano in modo adeguato. Comunque... fai come credi! A proposito... come va la scuola? Speriamo tu prenda bei voti. Ciao cara. I tuoi genitori.'
Rilessi la lettera più volte nella speranza di trovare qualche frase del tipo: 'Ti vogliamo tanto bene!' oppure 'Grazie per averci scritto e aver pensato a noi.' Ma non trovai niente di tutto ciò. Solo parole infide, scritte con perfido inchiostro colorato costosissimo. Era quello il senso della famiglia? Certo che no! Esitai, poi strappai la lettera in tanti pezzi e li buttai nella stufetta. Altro che genitori... *Non riesco a trovare la felicità nemmeno con la mia famiglia.* pensai mettendomi il pigiama. *Non sanno crescere come si deve una figlia...* continuai infilandomi sotto le coperte. *Non lo sanno proprio.* E con questi pensieri mi addormentai lentamente.
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Alexandra Joy,
IV anno, Grifondoro