1 settembre – Le solite figure

11,50 – vagone numero 15


Erano passati dieci minuti da quando Justine era entrata nel vagone e avevamo iniziato a parlare. Sean si era alzato e se n’era andato senza dire niente; un comportamento che ho trovato molto maleducato, visto che poteva almeno presentarsi a Justine. Peccato, mi era sembrato un ragazzo simpatico...
Nel frattempo comunque avevo iniziato a conoscere un po’ meglio Justine: mi piaceva! Aveva un’aria intelligente, simpatica, e cortese. In più mi era sembrato per un attimo di aver visto i suoi occhi accendersi di una luce rossa, quando ha sgridato il suo gufo. *...è probabile che fosse la mia impressione...non esistono persone a cui si accendono gli occhi...o forse si? Mah comunque sia, non sarebbe educato chiederlo. Forse più in là, se diventeremo amiche, le domanderò se avevo visto bene*
Sentivo che le cose stavano andando bene. Ero riuscita a parlare con qualcuno per più di cinque minuti senza farlo scappare via.
“ Si, sicuramente ci ritroveremo in alcune lezioni!” rimasi in silenzio per qualche secondo “quest’anno dicono che sarà un’ottima stagione per giocare a quidditch, quindi non vedo l’ora di salire in sella alla mia scopa e iniziare a giocare!Ti piace il Quidditch? Ci giochi? O lo segui soltanto?” Mi accorsi quasi subito che la stavo tempestando di domande, e mi sentii una stupida “scusami...non volevo assalirti con tutte le mie domande...non so nemmeno come abbia potuto fartele...ehm di solito faccio fatica a comunicare con persone che non conosco” non riuscivo a guardare nemmeno lei negli occhi. Così inizia a guardare Cagliostro e a giocare con la sua zampa che sporgeva della gabbietta: cercava di afferrare la mia mano.
In realtà aspettavo un cenno, una parola, una cosa qualsiasi che mi facesse sentire meno stupida...

Vea Charm
III anno, Corvonero