4 settembre - Predizioni

09,45 - Aula di Divinazione
PG: Vea Charm


Mi ero trascinato nell'aula di Divinazione, dove avrei trascorso circa metà della mattinata.
Ero lì, accanto a uno dei tavolini ricoperti da una tovaglia di pessimo gusto a fiori gialli e viola, e fissavo la sfera di cristallo con aria assente.
Mi sentivo stanco e depresso, quella notte non avevo chiuso occhio, poi Kumigo mi aveva buttato giù dal letto con un metodo veramente 'poco ortodosso', e a colazione non ero riuscito a buttar giù niente.
Non mi ero neanche preso la briga di sistemarmi bene la divisa; infatti mi ero infilato la camicia al contrario e non mi ero nenache pettinato i capelli, che ora mi stavano dritti in testa, scarmigliati e sparati in tutte le direzioni.
Sembravo uno scopettone da wc!
E la lezione di Divinazione non migliorava certo le cose.
La Cooman mi detestava, questo era certo.
Non riuscivo a inventarmi delle idiozie sufficienti a prendere buoni voti, e la mia media rimaneva ad uno striminzito A.
Mentre me ne stavo ricantucciato come un gufo arrabbiato nel mio angoletto buio, udii uno zampettio sinistro provenire dal basso. Pestai qualcosa, e quel qualcosa mi graffiò la gamba!!
Balzai sulla sedia ed emisi un urletto.
"Sì signor Whisp? Cosa ha visto nella sua sfera??" la Cooman mi si parò davanti interessata.
Cercai di assumere un'aria sconvolta.
"Oh... Merlino! Ho appena scoperto che il mio migliore amico morirà cadendo dalla cima della torre del castello!!"
La professoressa questa volta sembrò crederci davvero!
"Ottimo, signor Whisp. Le darò un Oltre Ogni Previsione!"
Gongolai.
Poi mi ricordai della presenza sotto il tavolino, così mi chinai a guardare e alzai la tovaglia.
"Ma tu sei il gatto di Vea!" esclamai, battendo una craniata contro il tavolo per lo stupore.
Notai lo scomparto per i messaggi, e lo aprii curioso.

'Caro Dom, spero che questo foglietto non ti rechi disturbo.
Vorrei incontrarti, all'ora di pranzo, sulla riva del lago. Ho qualcosa di importante da dirti.
Nella speranza che accetti il mio invito, ti saluto affettuosamente.
Un bacio,
Vea'

Deglutii.
Quello voleva dire miglioramenti? Oppure guai?
"Bah, tanto peggio di così non può andare...." gemetti.
Scrissi un fugace >Ci sarò< su un pezzo di pergamena, lo sistemai nello scomparto del collare e diedi un buffetto al gatto, che si dileguò nell'ombra.
Cercai di distrarmi dal biglietto, pensando al mio bel voto in Divinazione... Ma c'era qualcosa che non tornava. Perchè la Cooman aveva veramente creduto a quelle baggianate che avevo sfornato?
Sobbalzai.
"Oh santo cielo..." mi portai una mano alla fronte.



Dominic Whisp
V anno, Serpeverde