4 settembre - Gioia e dolore

11,10- Aula di Pozioni
PG:Alexandra Joy


Il professor Piton arrivò, tutto trafelato, con dieci minuti di ritardo.
*Di solito è così preciso!* pensai sospettosa. Lui ci spiegò affannato:
"Una ragazza del vostro anno non sta... affatto bene." Ci guardammo intorno perplessi. Mancavano un paio di persone tra cui Alex. Non poteva essere lei!
"Perciò dovrò preparare una pozione per farla guarire in fretta. Senza il mio aiuto è spacciata." disse con aria di superiorità. "Perciò non c'è lezione!" Tutti scoppiarono in urla di gioia e io con loro. Alcuni si precipitarono fuori, decisi ad assaporarre al meglio quelle due ore di inaspettata libertà.
Erano usciti tutti e io stavo mettendo in ordine le mie cose, quando il professore mi si avvicinò.
"Lei no, signorina Suzuki! Mi... rincresce... dirle che è la sua amcia a stare male!" Lo guardai con odio. Aveva detto la parola 'rincresce' così falsamente che volevo colpirlo.
"A chiesto di lei!" continuò guardandosi le unghie.
"Di me?" gli chiesi. Alex aveva chiesto di me! Lui annuì e mi accompagnò alla porta.
"Dovrebbe sbrigarsi..." disse beffardo. "Potrebbero essere le ultime ore di vita della sua amica!" Lo odiai sempre più intensamente. Lascia cadere la mia borsa e corsi al primo piano. In meno di un minuto ci ero arrivata.
Aprii la porta dell'Infermeria. Madama Chips mi accolse un po' acidamente.
"Gli altri dovrebbero arrivare tra poco." disse guardando l'orologio. "Non oso pensare a quanta gente ci sarà!" e sparì nel suo ufficio. Mi avvicinai al letto di Alex. Mi guardava con occhi gonfi e un sorriso per nulla convinto.
"Ciao..." bisbigliò.
"Ciao Alex!" risposi sedendomi sulla sponda del letto. Non sapevo cosa dire. Gli occhi mi si riempirono di lacrime amare. Amare per non esser stata accanto a lei in quelle ore di sofferenza. Provavo solo un incontrollabile dolore.
"Ti riprenderai..." mormorai. Guardando il suo volto spaventato mi venne in mente la sua faccia appena le ebbi consegnato l'ultimo biglietto.
*E' solo colpa mia!* pensai, e il dolore si allargò.

Kiki Suzuki,
IV anno Grifondoro