4 settembre - Cambiare 'aria'

11,33 - Cortile
PG:David Reeves


Le due ore buca di Pozioni erano state una benedizione in quella giornata che era iniziata malissimo.
Io e Samuel trascinammo David con noi in cortile. Il gruppo si stava pian piano riunendo. Eh si, eravamo un gruppo di persone che amava giocare e scherzare in giro per la scuola. Ovviamente io e Sam eravamo i principi della situazione. Nessuno poteva batterci negli scherzi. David era l'unico alla nostra altezza e degno di essere nostro amico. Era davvero in gamba. Io e mio fratello gli eravamo molto affezionati.
Approfittammo della situazione per andare in giro, come sempre a cercare di rimorchiare, anche se in quel momento non c'erano tante ragazze per i corridoi della scuola. Erano quasi tutte a lezione.
Dopo un'estata passata tra le ville di nobili purosangue, con le loro figlie viziate, avevo voglia di un pò di normalità e naturalezza, che solo le mezzosangue possedevano. E per di più non erano nemmeno tanto facili da avvicinare. E questo mi piaceva molto, era un gioco con un bonus in più per me.
Arrivati in cortile mi sedetti sotto la 'nostra postazione': una quercia posizionata a pochi passi dal lago, ma ben visibile a chiunque passasse da lì. Purtroppo il tempo non era dei migliori, ma poco importava. Mi poggiai di schiena all'albero, passai una mano tra i capelli per sistemarli e iniziai a guardarmi in giro.
"Uff...oggi non è proprio giornata ragazzi..." dissi sconcertato dopo aver notato che passeggiava poca gente lì vicino, e nessuna di loro era una ragazza abbastanza carina e interessante da attirare la mia attenzione.
Samuel si gettò per terra, a pochi centimetri da dov'ero io "Ahhh suvvia fratellino...è ancora presto per dirlo. Non siamo nemmeno a metà giornata..." iniziò a pizzicarmi i capelli.
Sapeva che odiavo quando faceva così, era una provocazione. E l'accettai. Mi gettai di peso su di lui. Iniziammo ad azzuffarci come due piccoli ragazzini. David non sembrava esserne rimasto impressionato, sapeva che non era stato un caso quella piccola rissa, ci conosceva troppo bene. Era la tattica AA 'attira-attenzione': i due fratelli che si rotolano nell'erba giocando e scherzando come due bimbi...chissà per quale motivo, sembrava intenerire la gente quel quadretto, soprattutto le ragazze.

Gabriel Mallory,
IV anno, Serpeverde