2 settembre - Soccorso!

17,10 – Giardino


Corsi a perdifiato verso le serre, alla ricerca della professoressa Sprite. A metà strada mi fermai e tornai indietro: nel tempo che avrei impiegato per trovare la prof, Justine sarebbe stata fatta in mille pezzettini dal platano picchiatore. In più sarebbe stata ammonita per essersi avvicinata così tanto a quel dannatissimo albero.
*Dovrò intervenire io…*
Ero quasi arrivato davanti al platano, quando vidi la terribile scena. Justine che volava a metri di distanza dal terreno, a una velocità pazzesca e finiva con un gran tonfo nel lago.
Cambiai subito direzione e andai verso il lago, seguito da Vea e Valenty. Ero terrorizzato all’idea di poter trovare Justine in fin di vita o con serie ferite.
Dalla riva non si vedeva nulla. “Eppure è finita qui…l’abbiamo vista bene no?” dissi rivolgendomi alle ragazze. Annuirono e continuarono preoccupate la ricerca della povera Justine.
“E’ lì!!!” gridò ad un certo punto Vea indicando il centro del lago. Era lontanissima.
Stavo per gettarmi nel lago, per andare in soccorso di Justine, ma Vea mi prese per un braccio, facendomi cenno di non muovermi.
Puntando la bacchetta verso Justine, pronunciò una formula (che non capii tanto bene) e in un attimo il corpo della ragazzina iniziò a fluttuare sul lago.
Appena arrivata a un metro dalla riva, le andai incontro, la presi in braccio e la portai sulla riva. Era fradicia, il mantello era tutto attorcigliato attorno al suo corpo e respirava con fatica.
“Dobbiamo portarla in infermeria Andrew” disse Vea sconvolta.
Sapevo bene che dovevo portarla lì, ma prima dovevo farla respirare, altrimenti sarebbe arrivata in fin di vita in infermeria. Ma avrei potuto anche sbagliarmi, e non potevo rischiare la vita di una persona per la mia indecisione, così , sempre con Justine in braccio, mi fiondai da Madama Chips.

Andrew Parker,
IV anno, Grifondoro.