Casa Black


Non vi furono intoppi, nemmeno Demelza, Mirina o Enceladus ebbero problemi a viaggiare con la Polvere Volante. Ora erano tutti riuniti intorno al camino dal quale erano usciti, tranne George che era andato a svuotare i locali del negozio: Bacchette Weasley. Harry ispezionò la stanza, era straordinariamente pulita così come sembrava essere il resto della casa. Un profumino invitante proveniva dalla cucina, sembrava arrosto di tacchino, patate fritte e altre leccornie non bene identificabili. Si avviarono sospettosi verso la provenienza di quell'aroma con Harry a guidare il gruppetto, dalla porta si scorgeva una tavola riccamente imbandita, entrarono.

- Bentornato Signore! -

- Che grandissimo piacere rivederti, Kreacher.– disse Harry e l'elfo si inchinò profondamente.

- Kreacher temeva di aver perduto anche padron Harry, ma proprio questa mattina quando aiutava gli altri Elfi Domestici nelle cucine di Hogwarts ha sentito chiaramente la sua presenza nei dintorni del Castello. Allora Kreacher ha pensato che padron Harry facesse ritorno ed è corso subito a sistemare questa casa. -

- Sei stato davvero molto bravo. Grazie! – disse Harry e l'elfo si inchinò di nuovo. - Bene onoriamo il pranzo di Kreacher sedetevi. -

Nessuno se lo fece ripetere si sedettero a tavola e diedero fondo a tutto quel ben di Dio specialmente Ron che era da molto tempo che non soddisfaceva in quel modo il suo stomaco. Nemmeno le gomitate di Hermione ne calmarono l'ingordigia infatti mangiò almeno il doppio degli altri. Prima che i compagni terminassero il pranzo, Harry si alzò per ispezionare la casa seguito da Kreacher. Tutto era perfettamente pulito e in ordine ma quando arrivarono davanti alla stanza dove c'era l'arazzo ovvero l'albero genealogico dell'antica e nobile Casata dei Black l'elfo domestico si fermò.

- Padron Harry, Kreacher ha un'umile richiesta da fare. -

- Chiedi pure. Non farti problemi. -

- Kreacher chiede se può tenere per sé questa stanza. -

- Certamente a patto che la mantieni in ordine e ci metti tutte quelle cose strane appartenute ai tuoi passati padroni. Compreso quel grosso ritratto della tua padrona. -

- Kreacher ringrazia padron Harry. Il mago più generoso che abbia mai conosciuto. -

Aver concesso quella stanza e sopratutto il permesso di ritirarvi tutti gli oggetti venerati dall'elfo lo rese felicissimo. Raggiunse un altro scopo non meno importante, riuscì a far rimuovere quell'orrendo e strillante ritratto che rompeva le scatole a chiunque gli passasse di fronte. Hermione li aveva raggiunti sul pianerottolo e fu informata da Harry che da ora in avanti quella era la stanza dell'elfo, al che estrasse la bacchetta e fece una targhetta sulla porta con il nome del locatario: Kreacher. In questo modo garantendo la privacy all'elfo domestico e un luogo sicuro in cui custodire gli strani e disturbati aggeggi della nobile Casata Black, rese confortevole la casa a chiunque vi vivesse. Fatto questo Harry scese di sotto dai suoi amici dicendo di trovare una sistemazione di loro gradimento. Il gruppetto si divise e cominciò ad esplorare la casa, mentre Kreacher stava raccattando gli incredibili oggetti che erano appartenuti ai suoi precedenti padroni. Proprio in quel momento George, Arthur e Molly arrivarono nella casa con tutti gli strumenti raccolti dal negozio "Bacchette Weasley". Era la prima volta che i due genitori di Ron potevano riabbracciare il loro figliolo dopo la sua permanenza ad Azkaban. Ovviamente seppero subito della sua fuga dalla prigione, consultando lo strano orologio di Molly, ma ancora non sapevano esattamente come riabbracciare Ron. George era davanti ai suoi genitori nello stretto corridoio di entrata e proprio in quel momento Ron stava scendendo le scale. Non appena lo scorse la Signora Weasley, spinse da parte George e raggiante come non mai si diresse frettolosamente verso di lui,

- Oh Ron finalmente è meraviglioso rivederti e poterti riabbracciare! - esclamò, stringendolo in un lungo abbraccio trita-costole.

- Dai mamma, se stringi ancora un po' morirò soffocato. -

- Ah si certo! - disse allentando la presa ma mantenendo l'abbraccio – Naturalmente sapevamo che non eri più ad Azkaban ma vederti qui mi riempie il cuore di gioia. - poi sciolse l'abbraccio e lo osservò con uno sguardo critico. - Sembri patito; devi nutrirti, ma temo che non potrai tornare a casa per farlo, mi dispiace. -

- Bentornato Ron! - Ora ad abbracciarlo era suo padre. - A chi dobbiamo la tua evasione da tu sai dove? -

- A Harry naturalmente. -

- Harry Potter? Allora è vivo. - Esclamarono simultaneamente i coniugi Weasley.

- Direi di si! - Rispose Harry scendendo gli ultimi gradini della scala.

Molly si lanciò gratificando Harry di un altro abbraccio trita-costole. Poi lo afferrò all'altezza delle braccia osservandolo attentamente.

- Tu invece mi sembri in forma ha messo su un bel po' di muscoli ragazzo mio, e i tuoi occhiali? -

- Ah non mi servono più. Per una fortunata coincidenza la mia vista si è sistemata. -

Poi fu la volta di Arthur a porgere i saluti, posate le cianfrusaglie si riunirono in cucina. Furono fatte le presentazioni così anche i coniugi Weasley conobbero i nuovi amici di Harry e Ron.

- Mi dispiace, ma non abbiamo potuto portare qui nessuna bacchetta, sono state tutte distrutte dopo la tua incarcerazione. - Disse George

- Posso comunque ricostruirle, ma mi servirebbero: corda di cuore di drago, crine di unicorno, piume di fenice e un assortimento di legni privi di nodi per bacchette. -

- Assicurati che ci siano rami di Salice Ripaiolo e di Rosa Canina. - Disse Luna

- Non sono proprio le piante che Olivander mi ha insegnato ad usare. -

- In effetti hai ragione, ma per i doni avuti dalle creature magiche incontrate in Italia sono irrinunciabili. -

- Che animali? - Chiese scettico Ron

- Dahu e Aspide ippocampus. Del primo ho le corna del secondo la coda. -

- Mai sentiti. Sicura che posso usarli? -

- Certamente! -

- Signor Weasley, cosa sta realmente avvenendo al ministero? - Cambiò argomento di conversazione Harry.

- Le cose non vanno affatto bene. Un gruppo di "purosangue" ha preso il controllo dei manufatti magici e della loro produzione. In aggiunta quelle rapine ... -

Che si sono dimostrate preparatorie ... - Aggiunse George.

- ... Esatto, hanno portato il controllo della moneta sotto la Banca Centrale dei Maghi, che di fatto si è appropriata di tutto il denaro circolante. La cosa peggiore è che considerano il denaro di loro proprietà e lo cedono al Ministero solo dietro pagamento di interessi. -

- Perfino i Goblin della Gringott odiano questo nuovo status quo. - Aggiunse Molly

- Per poter far fronte a questi interessi e al bisogno di liquidità il ministero della magia ha dovuto emettere dei Buoni del Tesoro magici che rendono ai loro compratori dal 3 al 4% l'anno. Ma così facendo si è indebitato e per farvi fronte ha dovuto aumentare le tasse. -

- Che manovra assurda! - Sbottò Harry. - In altre parole io posseggo del denaro che però per usarlo lo richiedo in prestito pagandolo con gli interessi. Oppure per poter usufruire del mio denaro devo emettere delle cambiali che fruttano anch'esse interessi. E' come se per disporre di 300 Galeoni miei devo spendere 309 Galeoni. Una pazzia! -

- Esatto una pazzia e il continuo aumento delle tasse per far fronte a questi interessi ha impoverito il nostro mondo e contemporaneamente il controllo dei manufatti magici da parte dei suddetti è stato attuato solamente con lo scopo di aumentare il fatturato di quelle ditte, trascurandone la qualità. Ora abbiamo, calderoni che si fondono, bacchette che non riescono a portare a termine gli incantesimi più complicati ... -

- Pensa che quasi nessuna delle nuove bacchette riesce a portare a termine un Incanto Patronus ... - Interruppe George.

- ... Giusto, scope che non riescono ad alzarsi in volo o che sobbalzano come la vecchia Anglia e nonostante abbiano liberalizzato la vendita dei Tappeti Volanti coloro che li hanno acquistati li usano nel salotto tanto sono scarsi dal punto di vista delle prestazioni, per non parlare delle Corde Magiche, un mio amico è tutt'ora ricoverato al San Mungo con le gambe rotte per essere caduto da una di esse che si era improvvisamente afflosciata. -

- Ma il ministro della magia che fa? - Chiese Harry

- Veramente poco ma si sospetta che qualcuno della cricca ... -

- Wizberg ... è cosi che sia chiama. - Precisò Luna

- ... Ah non lo sapevo, ... che qualcuno della cricca Wizberg lo tenga costantemente sotto gli incantesimi Imperius e Confundus. Non si può contare su di lui, piuttosto è Lilith Darkmoon ovvero il Vice Ministro della Magia per gli affari interni tramite l'Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia, l'Ufficio per l'Uso improprio delle Arti Magiche, e i Servizi Amministrativi Wizengamot a governare indisturbata sul nostro mondo. Solo il Quartier Generale degli Auror, diretto da Kingsley è relativamente indipendente. Normalmente Gedeon si occupa delle faccende di rappresentanza o di relazioni pubbliche. –

- Sapevo alcune cose ma non ero al corrente di tutta la faccenda. - Sbottò Hermione. - Così facendo, impadronendosi dei nostri soldi frutto del nostro lavoro, ci hanno resi schiavi, loro servi; un risultato simile non l'aveva ottenuto nemmeno Voldemort. E per giunta tutto questo è avvenuto con il nostro consenso. -

- Senza considerare il fatto che una simile "magia nera" sta arrecando un irreversibile decadimento della comunità magica. Il primo segnale si riscontra nelle aumentate difficoltà a tener nascosto il nostro mondo dai babbani. - Disse Demelza.

- Esatto! - Confermò Neville. - Non vi dico quante volte al giorno i professori di Hogwarts debbano intervenire con incantesimi di disillusione. -

- Ma allora perchè Ron è finito ad Azkaban? - Chiese Molly.

- Per eliminare un pericoloso concorrente. Le prove della sua incriminazione sono state costruite. - Disse Hermione ancora arrabbiatissima.

- Ma come? -

- Vedete le rapine sono state fatte su commissione. - Spiegò Mirina. - Fui contatta da due figuri stranieri come me che mi proposero tre rapine. Il mio compenso avrebbe dovuto essere il dieci percento. Mi avrebbero fornito l'ora e il percorso della carrozza blindata in modo che con i miei complici avessi potuto rapinarla. Le prime due andarono lisce nessun intoppo ma per la terza sospettai qualcosa. C'era qualcosa, una sensazione che mi diceva di stare attenta, anche perché le rapine da noi eseguite si concludevano senza morti ma il giorno dopo scoprivo che le guardie giurate erano state assassinate. Così cambiai il piano ed feci la rapina molto prima del punto stabilito. Stavolta ordinai ai miei ragazzi di scappare con il denaro e di non cercarmi se fossi sparita. Poi fui arrestata con un trucco, uno degli agenti finse di trovare dei soldi delle precedenti rapine nello scantinato a Nocturn Alley dove vivevo. Volevano un capro espiatorio. -

- Furono Glutton Greengrass e Cornelius Caramel a stabilire il da farsi, si assicurarono che le guardie giurate fossero dei mezzo sangue visto che dovevano essere sacrificati. Una volta fatta la rapina decisero di mandare i poliziotti ad arrestare tutti quelli che trovavano. In effetti trovarono solo Mirina e per giunta senza un soldo del bottino. Decisero anche l'ispezione nel negozio di Ron dove uno degli ispettori trovò "per caso" la bacchetta usata per eliminare le guardie giurate così da poterlo rinchiudere ad Azkaban. Per poter far questo però dovettero uccidere le due guardie giurate in un punto diverso da quello in cui fu effettuata la rapina. Per questo motivo quel giorno Shaky il capo della polizia fece perquisire metà di Nocturn Alley e metà di Diagon Alley solo per confondere le acque. - Spiegò Luna

- Cornelius, quell'uomo è una fonte di guai permanente. - Esclamò Arthur. - I Servizi Segreti magici da lui diretti sono un corpo "investigativo" composto dai più pericolosi seguaci di Voldemort rimasti in circolazione. Il potere che questa sezione ha è veramente spropositato alle reali necessità. Per esempio può condurre missioni di sicurezza e ordine pubblico; svolgere attività investigativa in campo penale, individuare i reati, rintracciare i colpevoli e tradurli davanti alle autorità giudiziarie competenti; formare gli operatori di polizia secondo gli standard; inviare ad Azkaban qualsiasi cittadino colto in flagranza di reato. Non scritto ma fatto di routine, spiare la maggior parte dei cittadini in modo da poterli controllare. Come vedi per loro è molto facile fabbricare prove fasulle ed eliminare chiunque dia fastidio. -

- Risolvere tutto questo è ben più difficile che combattere un nemico. - Disse George. - Con Voldemort per esempio sapevamo chi era il nemico e che cosa avremmo dovuto e potuto fare per combatterlo. Ma in questo caso il vero nemico è il sistema creato da loro e "sostenuto" dagli ignari cittadini. Se si cerca di combatterlo con i mezzi usuali si rischia solo di finire ad Azkaban. -

- Infatti! - Disse Harry. - Non si dovrà combattere come abbiamo fatto in passato ma più semplicemente ripulire le menzogne e far riapparire la verità. Ma per far questo occorrerà istruire una nuova generazione di maghi abili nel rimediare agli errori del passato. Per questo motivo la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts sarà il punto di partenza. Quello che ho intenzione di fare è ristabilire l'antica magia che regnava sul castello e dintorni in modo che gli studenti meritevoli possono addestrarsi liberi dalle influenze di quel sistema. -

- Bello ma forse un po' utopistico. - disse Molly

- Si, ma realizzabile, non appena pronti partiremo per purificare gli elementi che ci consentiranno di ripristinare la magia originale di Hogwarts. E una volta fatto questo credo che per molte persone Hogwarts rimarrà solo nei loro ricordi, perché non lo potranno più vedere. -

- Perché lo pensi Harry? - Chiese Arthur.

- Perché per poter vedere il castello, oggi, bisogna essere dei maghi, in futuro bisognerà essere dei maghi che lavorano per il bene comune e non per il proprio tornaconto. L'egoismo alla fine abbassa il potere di un mago rendendolo cieco a quanto succede al di la del suo naso. Questa, penso, fosse l'originale magia del castello, ma incominciò a deteriorarsi con le discriminazioni sostenute da Salazar e dalle arti oscure utilizzate nel corso dei secoli. Non ultima la battaglia contro Voldemort e i suoi seguaci. Tutte queste cose lasciano il segno, come mi ha insegnato Silente, e il risultato lo vediamo proprio in questo momento. -

- Sei davvero cambiato Harry. - Disse Molly con un grande sorriso.

Finita la discussione ognuno di loro incominciò a sistemare le proprie cose, mentre Ron aiutato dai suoi genitori e da George ripuliva la stanza del primo piano vicino alla sala da pranzo in modo da poter sistemare gli attrezzi per la costruzione delle bacchette.